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Tiziano

in onda domenica 8 maggio 2011 alle 13.20

In questa puntata di Passepartout Philippe Daverio torna a parlare dell’arte del passato. Questa volta l’attenzione è rivolta ad uno dei più grandi artisti italiani, Tiziano.

La puntata si apre con un prologo sorprendente, in cui si presenta una sorta di Tiziano inedito. Un accurato restauro della Natività nella Pinacoteca Ambrosiana diMilano ha svelato la presenza di un cagnetto di cui prima non si era conoscenza. Di cagnetti così ce ne sono diversi in molte opere dell’artista, segno di una sorta di intimità domestica, di un senso “provinciale” ricco di sapori e umori di campagna che seppe conquistare con grande autorevolezza il gusto dei veneziani e non solo.

Nato a Pieve di Cadore nel 1490 da una ricca famiglia borghese, Tiziano si formò nella bottega del più grande dei veneziani di allora, Giovanni Bellini, pittore ufficiale della Repubblica di Venezia. Soggiornò per un po’ a Padova ed entrò in contatto con l’altro grande protagonista dell’arte veneta del XVI secolo, Giorgione. A soli ventotto anni, alla morte del Bellini nel 1518, prese il posto di pittore ufficiale. Un successo raggiunto in grande fretta. Come Giorgione, Tiziano stava compiendo una profonda rivoluzione del gusto. Lo spazio che dava alle virtù della campagna corrispondeva al cambiamento degli orientamenti della Serenissima, che da potenza di mare si stava trasformando in regina di terra. Qualche anno dopo, nel 1525, Tiziano conobbe Carlo d’Asburgo, il futuro Carlo V, che lo fece conte palatino, onore mai concesso ad un suo collega. Gloria, denaro, carriera. Quella di Tiziano fu una lunga carriera, perché accompagnata da una lunga vita.

A proposito della lunga vita di Tiziano e della sua pittura dell’ultimo periodo sono attualmente in corso due importanti mostre, entrambe visitate da Passepartout: Tiziano. Ultimo atto, a Palazzo Crepadona di Belluno e Tiziano maturo al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Visitandole si capisce quanto fosse ancora potente la sua creatività anche nella terza età.

Ma il dossier monografico di questa settimana su Tiziano non si limita a constatarne la grandezza a maturità raggiunta. Vuole anche sondare alcuni percorsi della sua storia pittorica e cercare le principali chiavi del suo linguaggio. Daverio fa tappa nella sua città natale, Pieve di Cadore, che con Venezia incrementò notevolmente i suoi traffici e affari cittadini grazie alla fornitura di legname, così essenziale per la vita della potenza veneta. Proprio a Venezia, Daverio si reca nella Chiesa dei Frari, dove sono contenuti alcuni capolavori assoluti di Tiziano: la Pala Pesaro e l’Assunta. Daverio inoltre osserva il suo cammino artistico costellato di opere celebratissime, come per esempio Amor sacro e amor profano(Galleria Borghese, Roma) o la Venere di Urbino (Galleria degli Uffizi), riflettendo sulla grande influenza esercitata su artisti di epoche successive come El Greco, Bernini, Rubens, Velasquez, Canova, Manet.

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