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La nascita della modernità nella Francia del XII secolo

in onda domenica 28 ottobre 2012 alle 13.20

Passepartout questa settimana va alla scoperta delle radici della cultura della Francia nel XII secolo.

Un’indagine volta a definire quali siano le origini effettive dell’arte che noi classifichiamo come gotica, ma che allora i francesi chiamavano già moderna. Ed era un’arte che in effetti di gotico non aveva nulla ma trovava le sue matrici nei mondi orientali dei bizantini e degli arabi, realizzandosi comunque grazie all’altissimo grado di abilità tecnologica raggiunto dalle maestranze francesi. Una rivoluzione non solo artistica che manifestava un’idea della nascita della modernità, confermata anche nel campo della scrittura con l’introduzione della penna d’oca in luogo del calamo e da alcuni determinanti fatti e atteggiamenti storici, politici ed economici.

La Torre Eiffel, simbolo di Parigi ed espressione significativa dell’attuale modernità, è, in prima apparenza, il monumento più rappresentativo dell’architettura metallurgica. Ma è anche espressione intima di un gusto ascensionale, caratteristica preminente del gotico, quel gotico che è in realtà l’arte che fece la Francia. Questo stile cominciò infatti a muovere i suoi primi passi quando la Francia futura non era altro che la piccola provincia dell’Ile de France, in un’Europa che era una sorta di “allegra” anarchia di staterelli feudali nati dal disfacimento dell’unità carolingia. L’indagine di “Passepartout” di questa settimana trova il suo centro nella Cattedrale di Saint Denis, nei pressi di Parigi, il luogo dove tutto è cominciato. Questo importante monumento artistico e architettonico è osservato sotto una chiave particolare. Perché questa era la sede centrale della cancelleria di Luigi VII gestita da un abate di grande personalità, Suger. Ed è proprio qui che si formò il pensiero della piccola monarchia dell’Ile de France, che cominciò ad essere un’istituzione non più dei Franchi ma della Francia. Un passaggio senza dubbio di non poco conto perché sostituisce all’idea dell’appartenenza etnica quella del legame con il territorio. A questa innovazione teorico politica si fa risalire la straordinaria esplosione delle arti e la successiva incredibile crescita dello stato francese. E Saint Denis è oggi la necropoli dei  re di Francia. Curiosamente nella stessa chiesa di recente sono stati accolti i “sans papiers” per una protesta notevolmente distante nel tempo ma con non pochi punti di contatto con quegli avvenimenti del XII secolo,  rievocata da un intervento di Padre Berger che organizzò l’accoglienza. L’itinerario di questa puntata di “Passepartout” sulle tracce della nascita della modernità della Francia prevede anche altre tappe di straordinaria bellezza. Alcune molto note come la cattedrale di Notre Dame e la Saint Chapelle, entrambe a Parigi, ed altre ignote ai più, pur essendo veri e propri prototipi della nuova architettura del XII secolo: le cattedrali di Sens, di Noyon, di Laon. Ed ulteriori approfondimenti per questo viaggio nel gotico francese vengono scoperti tra le opere di alcuni musei parigini, il Museo di Cluny e il Louvre.

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