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Cenni storici

Zoe, Micol e Giovanna Fontana

Le sorelle Fontana, creatrici della Casa di Moda famosa nel mondo, appartengono a una generazione senza uguali. Tre donne talentuose, unite e solidali, che impararono il mestiere, trasformandolo in "arte", nella sartoria di mamma Amabile, una piccola azienda artigianale ereditata nella natia Traversetolo (Parma) nel 1907 dalla bisnonna.

Nel 1936 Zoe, la sorella più grande decise di partire per Roma. Nella città del cinema e dell'aristocrazia, Zoe iniziò subito la sua attività come lavorante in una grande sartoria. Dopo pochi mesi si unirono a lei le sorelle Micol e Giovanna e più tardi con la mamma Amabile e il papà Giovanni si ricompose a Roma il nucleo familiare.Nei saloni romani aperti dalle sorelle Fontana cominciarono a giungere le signore dell'aristocrazia e molte dive del cinema internazionale che lavoravano sui set della Cinecittà degli anni d'oro.

L'abito da sposa per Linda Christian nel 1949 diventò un evento da prima pagina, con fotografie sui rotocalchi di tutto il mondo e spalancò loro le porte di Hollywood. Quell'abito segna l'inizio della stagione dell'Alta Moda italiana. Poi venne Ava Gardner, per la quale creano gli abiti per i film "La Contessa Scalza" del 1954, "Il sole sorge ancora" del 1957 e "L'ultima spiaggia". Sempre per lei realizzano uno dei loro vestiti più famosi, il "pretino", l'abito dalla linea talare ripreso dal costumista Danilo Donati per Anita Ekberg in una scena del film di Federico Fellini "La Dolce Vita". Un altro abito da sposa fu quello per Audrey Hepburn anche se l'attrice annullò il matrimonio dopo aver conosciuto Mel Ferrer. I nomi celebri delle loro clienti negli anni sono moltissimi: Donna Marella Agnelli, Gioia Marconi, Grace di Monaco, Margaret Truman, Jacqueline Kennedy e le Principesse Savoia.

Le sorelle Fontana intuirono per prime la necessità di dare alla moda italiana una propria fisionomia, riscattandola da influenze straniere e una volta conquistata la clientela italiana si aprirono a quella internazionale. Nel 1950 si recarono negli Stati Uniti, dove il successo fu immediato e confermato da molti riconoscimenti che si susseguirono in Europa, nel Centro e Nord America, in Giappone, in Africa e nei Paesi Orientali.

Con il passare degli anni, le sorelle Fontana decisero di affiancare alla loro collezione alta moda, una linea di prêt-à-porter che rispecchiasse la qualità e il gusto per la buona lavorazione e che riuscisse ad imporsi in un mercato più vasto. Firmarono inoltre una linea di pelletteria e una Linea Spose in Italia, uniformi per le hostess di diverse compagnie aeree, fra cui Alitalia, e le divise per il Palazzo ONU di Ginevra e Vienna. Uno dei maggiori successi venne dal Giappone dove le sorelle Fontana approdarono per prime negli anni settanta. Nel 1984 le Sorelle Fontana hanno donato all'Università' CSAC di Parma, 7000 disegni degli anni '50 e '60 per l'archivio storico del Centro Studi.

Attualmente i loro abiti si trovano in prestigiosi spazi espositivi, mentre la Fondazione Micol Fontana, creata nel 1994, partecipa a mostre e iniziative di tutela del patrimonio storico dell'Alta Moda italiana, promuovendo seminari e corsi formativi rivolti alle nuove generazioni.

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