Episodi

165° episodio della serie
8° episodio dell’ottava stagione
Titolo originale: Suspicion Song
Regia: Jennifer Getzinger
Scritto da: David Schaldweiler
Guest star: Leslie Jordan, Charles Mesure, Miguel Ferrer

 
Un mazzo di fiori, in occasione dell’anniversario di matrimonio, è protagonista di un equivoco tra Tom e Lynette che fa infuriare quest’ultima. Carlos ha sempre problemi con l’alcol e Gabrielle cerca in tutti i modi di aiutarlo, dandogli una mano anche in ufficio. Proprio lì incontrerà un cliente del marito che insiste per parlare con Carlos della sua dipendenza dalla bottiglia.

Bree è sempre più spaventata dall’evoluzione delle indagini condotte da Chuck, diventato progressivamente più sospettoso nei confronti suoi e delle sue amiche. A confermarlo è lo stesso detective che rivela nuovi dettagli alle quattro protagoniste. La situazione peggiora quando, ad una mostra d’arte organizzata da Zeller, vengono mostrati i quadri di Susan che ritraggono alcune scene dell’occultamento del cadavere. La fulminea sequenza di eventi fa ricadere Bree nell’alcolismo.

166° episodio della serie
9° episodio dell’ottava stagione
Titolo originale: Putting It Together
Regia: David Warren
Scritto da: Sheila Lawrence
Guest star: Leslie Jordan, Charles Mesure, Andrea Parker


Le indagini di Chuck mettono sotto torchio Gabrielle, Susan e Lynette. Specialmente la prima mostra segni di insofferenza, ma riesce ad eludere le domande scomode del detective inventandosi un alibi in cui è coinvolto anche Carlos. Quest’ultimo nel frattempo tenta di disintossicarsi e viene ricoverato in una clinica.

 
Susan viene contattata da un celebre critico d’arte per trasferirsi a New York iniziando la sua carriera da pittrice. L’offerta viene accolta con entusiasmo da lei, ma non da Mike che preferisce restare a Wisteria Lane col figlio. Mentre Lynette fa saltare un viaggio romantico di Tom e Jane diretti a Parigi, Bree sprofonda sempre più andando vicina a prendere decisioni drastiche. Dopo un drammatico incidente in cui è rimasto coinvolto Chuck, neanche l’alcol riesce più a lenire i suoi sensi di colpa.