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35 mm - musiche per il grande schermo: Nino Rota

in onda domenica 12 luglio alle ore 13,00

35 mm - musiche per il grande schermo: Nino RotaNell'ambito del ciclo dedicato alla musica creata per il cinema, non poteva mancare uno tra gli autori più saldamente legati a questo genere: Nino Rota.

Nato a Milano nel 1911, proveniente da una famiglia di musicisti (celebre pianista il nonno, Giovanni Rinaldi, e pianista la madre), Rota dimostra assai presto le sue doti: nel 1923 - appena dodicenne - compone e presenta come direttore d'orchestra alcuni suoi oratori.

Compie gli studi a Milano prima con Giacomo Orefice e Ildebrando Pizzetti, poi a Roma con Alfredo Casella nel 1929; su incoraggiamento di Arturo Toscanini l'anno dopo si reca negli Stati Uniti, dove vinta una borsa di studio per il Curtiz Institute di Philadelphia si tratterrà negli Stati Uniti fino al 1932.

Tornato in patria si laurea in Lettere all'Università di Milano con una tesi sul teorico e compositore cinquecentesco Gioseffo Zarlino; si dedica all'insegnamento a Taranto e al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dove sarà direttore dal 1950 fino al 1977; morirà a Roma nel 1979.

Il percorso di Rota si svolge su due binari contemporanei; nell'ambito della composizione tradizionale il suo catalogo comprende oltre un centinaio di opere, ripartite nei vari generi: sinfonie, concerti per strumento solista e orchestra, musica da camera; numerosi anche i titoli di musica sacra (tra cui molti oratori), composta soprattutto tra il 1962 e il '72.

Tra le composizioni di Rota balletti, musiche di scena ed opere teatrali; la sua opera Il cappello di paglia di Firenze sarà considerata una delle poche - se non l'unica - autentica opera buffa scritta in Italia nel Novecento; nel suo insieme si tratta di una produzione raffinatissima in cui Rota spesso sperimenta temi che poi utilizzerà anni dopo nelle sue colonne sonore.

La musica per il cinema è l'altro ambito compositivo che Rota scelse nella sua attività e per essa è maggiormente ricordato; del rapporto tra i generi musicali - da lui non gerarchicamente inteso - Rota diceva: "Non credo a differenze di ceti e di livelli nella musica. Secondo me, la differenza di musica 'leggera', 'semileggera', 'seria', è del tutto fittizia. Il termine 'musica leggera' si riferisce solo alla leggerezza di chi l'ascolta, non di chi l'ha scritta..... Per questo non mi offendo, quando mi danno del 'cinematografaro': musica per film o altra musica, vi metto sempre lo stesso impegno. E' diverso soltanto il territorio tecnico in cui mi muovo".

L'incontro con il cinema avvenne nel 1933, quando Rota compose le musiche per il film Treno popolare di Raffaello Matarazzo; da allora Rota collaborerà con registi di fama sia italiani (Soldati, Lattuada, Castellani, Monicelli, Visconti, Zeffirelli, Wertmüller) che stranieri (Vidor, Clément, Bondarcuk, Coppola); la sua celebrità è però indissolubilmente legata alla collaborazione con Federico Fellini.

Dal 1952 ("Lo sceicco bianco") al 1979 ("Prova d'orchestra") Nino Rota comporrà per Fellini colonne sonore i cui temi rimangono indimenticabili, spesso assunti a simbolo dell'intero genere della musica da film; ne ascolteremo qui tre esempi: 8 e mezzo, del 1963, Giulietta degli Spiriti del 1965 e La strada del 1954 (qui eseguito dal mitico ensemble dei "12 violoncellisti del Berliner Philharmoniker")

Le musiche composte nel 1963 per Il Gattopardo (di cui ascolteremo una selezione) rappresentano uno dei momenti più importanti nella collaborazione di Rota con Luchino Visconti; completa gli ascolti odierni una scelta dalle musiche del film Il Padrino del 1972; due anni dopo, con le musiche di Il Padrino - parte II, Rota conquisterà il suo meritato premio Oscar (cui si uniscono ben cinque Nastri d'Argento).

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