Fondato a Roma, il Quartetto Bernini "esplosivo ensemble di musicisti" (parole del Washington Post) è composto da musicisti formati nelle più prestigiose accademie: Vienna, Lussemburgo, Parigi, Ginevra, Osaka, Essen, Roma.

Iniziata la sua formazione sotto la guida di S. Accardo, il Quartetto ha poi seguito Master-Classes dei Quartetti Italiano, Melos, Amadeus, Alban Berg, Tokyo, Cherubini, La Salle; di particolare rilievo il lavoro svolto con il Quartetto Amadeus presso la Royal Accademy di Londra e i ripetuti stages alla prestigiosa Accademia Pro-Quartet di Parigi.

Nel 1998 il Bernini è stato nominato Quartetto in Residenza all'Accademia Filarmonica Romana debuttando al Teatro Olimpico con immediato riscontro di critica e svolgendo intensa attività didattica presso la Scuola di musica dell'Accademia stessa.

Marco Serino e Valeriano Taddeo, fondatori del disciolto Quartetto S. Cecilia, hanno vinto numerose competizioni internazionali (tra cui Premio Rotary Cremona, Bucchi di Roma e Viotti di Vercelli), esibendosi anche al fianco di solisti come Accardo, Petracchi, e Filippini.

Il Quartetto effettua abitualmente tournée in America Europa, Medio ed Estremo Oriente ed è dedicatario di numerosi lavori di importanti compositori: da ricordare le collaborazioni svolte con M. D'Amico, F. De Rossi Re, A. Sbordoni, M. Lupone, G. Colombo Taccani, G. Lewinshon, A. Gentile e P. Dusapin nonché con artisti di fama come B. Canino, A. Meunier, G. Caussè, G. Sollima, H. Passarella, A. Carbonare, M. Brunello, V. Mendelsonn, R. Prosseda, M. Ovadia, R. Herlitzka, C. Muti.

Per "particolari meriti artistici" ha ricevuto da Ennio Morricone il Premio Michelangelo 99; nel 2001 ha tenuto il corso sperimentale di quartetto d'archi presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma e, proprio per la sua attività didattica, il Festival di Como ha premiato il quartetto col premio "Cosima Lizt" 2003.

Il Quartetto ha inciso "L'Arte della fuga" di J. S. Bach e lavora a numerosi progetti discografici; nel 2005 ha registrato per RAI3 i Quintetti per Archi e Pianoforte di Schumann e Dvoràk con Bruno Canino; i membri del Quartetto Bernini suonano su quattro prestigiosi strumenti italiani: Nicolò Amati (Cremona, 1661), G. B. Guadagnini (Torino, 1774), F. Grancino (Milano, 1690 ca.) e C. Testore (Milano, 1746).

Alessandro Carbonare è dal 2003 il primo clarinetto dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; per 15 anni ha vissuto in Francia, primo clarinetto nell'Orchestre National de l'Opera de Lyon e nell'Orchestre National de France: i numerosi riconoscimenti ottenuti nei più importanti concorsi internazionali (Ginevra, Praga, Duino, Tolone, Monaco '91 e '92), fanno di lui il clarinettista attualmente più premiato a livello mondiale.

Parallelamente Carbonare svolge un'importante attività solistica; in questa veste ha debuttato nel 1990 con l'Orchestre de la Suisse Romande; si è esibito con prestigiose orchestre (Orchestra Nazionale di Spagna, Filarmonica di Oslo, Bayerischer Rundfunk di Monaco, Wien Sinfonietta, Orchestra Rias Berlino, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Accademia Nazionale di Santa Cecilia).

Su invito personale di Claudio Abbado è entrato a far parte dell'Orchestra Mozart, e ancora come primo clarinetto ha collaborato con l'Orchestra della Bayerischer Rundfunk e, nel 2000, con i Berliner Philharmoniker; ha suonato da solista alla Carnegie Hall di New York (1998) e alla Suntory Hall di Tokyo (2000).ha al suo attivo numerose incisioni discografiche.

Regolarmente invitato dai più importanti conservatori del mondo a tenere masterclasses (Harvard, Parigi, Monaco di Baviera, New York, Tokyo) Carbonare con il del Quintetto Bibiena ha vinto il Premio Abbiati della critica italiana come miglior gruppo da camera dell'anno 2003.

In programma musiche di Mozart.


Quartetto Bernini

Alessandro Carbonare, clarinettista