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Protagoniste: Mitsuko Uchida

in onda venerdì 27 maggio alle ore 12,00

Protagoniste: Mitsuko Uchida "È incredibile pensare che sto facendo l'unica cosa che amo, e che mi pagano per farlo!"

Non dispiace sentire questa spontanea (ma non irritante) soddisfazione nelle parole di Mitsuko Uchida, che, oltre ad essere - ammettiamolo pure - una fortunata musicista, è anche ad oggi una delle pianiste più quotate del mondo.

Nata in Giappone (per comodità ha deciso di dire a Tokyo, ma in verità nasce in una località limitrofa), figlia di un diplomatico, Mitsuko dopo gli anni difficili della Guerra si stabilisce dodicenne coi genitori a Vienna, e qui studia musica presso la Hochschule für Musik.

Convinta, a dispetto degli insegnanti, che non sarebbe mai diventata una concertista, si allontanò dall'ambiente viennese, troppo legato secondo lei ad interpretazioni prefissate dei repertori dell'illustre tradizione tedesca: "Quello che in particolare non mi piaceva era l'idea che il modo viennese di suonare dovesse essere sempre il modo giusto. Come fanno a sapere come deve essere veramente suonato Mozart?".

Personalità ribelle - come tutti i giovani, si giustifica - Mitsuko, ha scelto di lasciare da parte ogni influenza sia giapponese che viennese e si è trasferita a Londra, dove ha vissuto per più di vent'anni; oggi è felice di autodefinirsi una perfetta Englishwoman.

Nel suo percorso artistico il pianoforte è comunque protagonista e centro dei suoi interessi; la Uchida prosegue gli studi, diviene economicamente indipendente, vince (nel 1969) il suo primo premio pianistico, ma cerca una finalità più grande per il suo essere musicista: "Volevo fare qualcosa di importante. Pensavo: o l'integrale delle sonate di Mozart o l'integrale delle sonate di Schubert. In quel periodo Alfred Brendel eseguiva Schubert a Londra, ma non vedevo nessuno che suonasse le sonate di Mozart. E questa è l'unica ragione per cui ho sviluppato questo legame con Mozart".

Nel 1982 i suoi concerti mozartiani a Londra hanno grande risonanza; il Mozart di Mitsuko è una grossa operazione discografica, funziona e vende, anche se inizialmente viene considerata l'eventualità di sostituirlo con Schubert; lei stessa ci racconta quanto, nello sviluppo artistico di un musicista, siano influenti elementi non propriamente musicali; ma alle sue scelte - e quindi a quelle dei suoi discografici - la pianista volle anteporre il pensiero che avrebbe inciso solo quei pezzi che in punto di morte avrebbe rimpianto di non aver mai registrato.

Sono entrambi proposti oggi, il Mozart della Fantasia in do minore K 475 e lo Schubert degli Improvvisi op. 142; potrete quindi scegliere in quale dei due autori le scelte interpretative della pianista giapponese siano più convincenti.

"The Second Viennese School Revisited" è il titolo di un progetto concertistico e discografico che Mitsuko Uchida ha realizzato negli anni scorsi, dedicandosi in particolare ad Arnold Schoenberg, Anton Webern e ad Alban Berg in una incisione del 2000; da questo disco, accolto dalla critica in modo assai lusinghiero, presentiamo la Sonata op. 1 in un movimento di Berg ed il Concerto per pianoforte e orchestra di Schoenberg; qui con la pianista giapponese sono la Cleveland Orchestra e il direttore Pierre Boulez.

Mitsuko Uchida

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