[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Hoffmann, grande padre del Fantastico

in onda domenica 15 dicembre alle ore 15,30

Hoffmann, grande padre del FantasticoConoscere E. T. A. Hoffmann vuol dire esserne catturati, se non altro per l'inevitabile curiosità che la sua opera suscita; già incontrato a proposito di Coppelia,celebre balletto tratto da una sua opera letteraria, oggi l'artista ci si presenterà inaspettatamente come musicista e compositore; nato nel 1776 come Ernst Theodor Wilhelm (che egli stesso rettificò più tardi in onore dell'amato Mozart, con quella A che sta per Amadeus), Hoffman incarna il romanticismo tedesco sia nella sua scoperta dell'interiorità umana, (Freud vi vedrà un precursore delle teorie sull'inconscio), sia nell'estetica gotica che gli ispira temi ed immagini.

Critico musicale a Lipsia, Hoffmann scrisse che "..nessun'arte sorge così direttamente dalla natura spirituale dell'uomo come la musica"; abbandonata la carriera giuridica egli tentò la via dell'arte come poeta, pittore e musicista; il suo Miserere è un sincero esempio di coerenza compositiva in cui si ricerca un personale equilibrio tra testo, musica ed espressione creativa.

Tra le opere teatrali di Hoffmann vi è Undine, basata sul racconto fiabesco di La Motte Fouqué (musicato poi da Ciaikovsky e da altri); essa è opera totalmente romantica, nel soggetto fantastico e nella dicotomia tra umano e sovrannaturale; Dirna, "melodramma indiano" è tratto invece da una storia vera; rifuggendo la banalità, principale interesse di Hoffmann non fu né l'esotismo dell'ambientazione né la drammaticità cruenta del soggetto, bensì l'interpretazione psicologica dei protagonisti.


La figura di Hoffmann ispirò molti artisti; nell'ampio novero delle operette di Jacques Offenbach unica vera opera per il teatro è Les Contes d'Hoffmann (1881), basata sulla stravagante figura di Hoffmann e sui suoi amori, che si svolge - con divagazioni a Parigi, Monaco e Venezia - nell'arco di una serata teatrale a Norimberga in cui si rappresenta, guarda un po', il Don Giovanni di Mozart.

Ciaikovski nel suo celeberrimo balletto non si ispirò direttamente alla novella di Hoffmann Schiaccianoci e il Re dei Topi, ricca di elementi sinistri e spaventevoli, ma con il coreografo Marius Petipa scelse la versione di Alexandre Dumas, che dalla storia aveva eliminato ogni accenno "noir".

Johannes Kreisler, maestro di cappella travagliato tra pene d'amore e creatività artistica è per Hoffmann una sorta di alter-ego cui sono dedicate la raccolta Kreisleriana: i dolori musicali del Kappelmeister Johannes Kreisler e la stramba biografia, affidata ad un felino Punti di vista e considerazioni del gatto Murr sulla vita nei suoi vari aspetti e biografia frammentaria del Kappelmeister Johannes Kreisler su fogli di minuta casualmente inseriti; dalla raccolta di Hoffmann prenderà spunto Robert Schumann per le 8 fantasie che costituiscono i Kreisleriana op. 16, una delle sue opere pianistiche più ispirate ed emblematiche, nella forma e nel contenuto, del senso più profondo del Romanticismo musicale.

Nella critica Hoffmann è "al contempo l'anticipatore del Realismo borghese e del Surrealismo, il narratore scapigliato di avventure ottocentesche e l'analizzatore dell'inconscio, l'antesignano dell'angoscia moderna e della dissociazione pirandelliana della personalità, l'esponente dello slancio romantico e l'ironico superatore dei limiti ideologici del Romanticismo stesso"; a questo artista e alla sua visionaria fantasia, che giustappone e fonde con originalissima disinvoltura quotidiano ed irreale, si volge nel '900 Gian Francesco Malipiero, che trae dal balletto narrativo Prinzessin Brambilla la storia della sua commedia I Capricci di Callot (1942), dove i personaggi sono "esseri senza scheletro, vestiti gonfi d'aria" che si muovono allucinati in un immaginario, vorticoso Carnevale romano.



[an error occurred while processing this directive]