Il 7 dicembre, giorno di S. Ambrogio, la Scala di Milano apre tradizionalmente la sua stagione: primo titolo di quest'anno, Die Walküre di Richard Wagner; sul podio, Daniel Barenboim.

Il direttore argentino ha col teatro milanese un rapporto assai saldo, ormai collaudato: "Maestro scaligero" dal 2006, Barenboim - molto apprezzato anche come pianista - ha quest'anno partecipato al ciclo di concerti che la Scala ha dedicato alla produzione pianistica di Chopin e Schumann nel bicentenario della loro nascita; nel dicembre 2010 il Maestro sarà alla Scala, oltre che con le 6 repliche dell'opera wagneriana, anche con il balletto Il lago dei cigni.

Grande direttore wagneriano, Barenboim (che nel 2001 ha riportato la musica di Wagner in Israele, dove per motivi ideologici essa non veniva eseguita da 50 anni) ha recentemente dichiarato: "Wagner è stato un genio. Ha sempre cercato connessioni tra elementi che normalmente non possono coesistere, nella musica così come nella parte teatrale e nel pensiero, suscitando anche reazioni di vera e propria avversione. E' un autore che dimostra che l'acqua e il fuoco possono convivere nello stesso luogo e nello stesso momento e per questo suscita reazioni così estreme: quelli che non amano Wagner, lo detestano".

Barenboim propone alla Scala la sua lettura dell'intero ciclo dell'Anello del Nibelungo che - iniziata a maggio scorso con L'Oro del Reno - si avvale della regia di Guy Cassiers, le scene di Cassiers ed Enrico Bagnoli, i costumi di Tim van Steenbergen; per La Valchiria, secondo tassello della Tetralogia, (che precede Sigfrido e Il Crepuscolo degli Dei) i principali interpreti sono Nina Stemme (Brünnhilde), Waltraud Meier (Sieglinde), Vitalij Kowaljow (Wotan)ed Ekaterina Gubanova (Fricka).

Presentata il 22 novembre scorso in un'anteprima dedicata all'università, Die Walküre viene offerta ai più giovani anche - come ormai consuetudine scaligera - nell'Anteprima Opera under 30 (4 dicembre).

Siamo lieti di sottolineare che la prima della Scala, senza dubbio un evento tra i più rilevanti del nostro panorama artistico, verrà trasmessa in diretta televisiva su RAI5, neonato canale culturale della RAI visibile sul digitale terrestre.

Passando da Milano a Roma, segnaliamo la serata dell'8 dicembre che conclude all'Auditorium Parco della Musica un intero anno di festeggiamenti per il 75° compleanno di uno dei maggiori compositori viventi, l'estone Arvo Pärt (Paive, 1935).

La musica di Pärt, così densa di rimandi spirituali storici e culturali, è tra le più amate dalle giovani generazioni; così ne parla il compositore: "Potrei paragonare la mia musica ad una luce bianca che contiene tutti i colori. Solo un prisma può dividere i colori e far si che essi appaiano: questo prisma è lo spirito di chi ascolta".

Nel corso di questo anno Pärt ha seguito la sua musica nelle capitali di tutto il mondo, dove essa è stata presentata eseguita e studiata con concerti, seminari, prove pubbliche ed anche con una nuova registrazione - realizzata in Sicilia, nello splendida chiesa di San Martino ad Erice.

Pärt ritorna all'Auditorium romano, dopo l'applauditissimo concerto del gennaio scorso, per presentare in anteprima mondiale la sua nuova incisione discografica con l'etichetta ECM; la serata con il grande musicista vedrà tra gli esecutori l'ensemble vocale estone Vox Clamantis, l'Amsterdam Cello8ctet e i solisti del PMCE (Parco della Musica Contemporanea Ensemble).

Teatro alla Scala - Milano

Auditorium Parco della Musica - Roma