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La Tv degli scrittori

Saviano, Lucarelli, Soldati e gli altri. Quando la Tv la fanno gli scrittori.

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Roberto Saviano, qualche mese fa sotto i riflettori con il “suo” programma televisivo Vieni via con me, non è il primo scrittore di fama nazionale e internazionale a dedicarsi alla tv. Nella storia della televisione italiana ci sono molti casi di grandi scrittori e uomini di letteratura che si sono prestati al mezzo televisivo ideando, scrivendo e conducendo trasmissioni. La loro è una tv spesso culturale, con riferimenti al mondo dei libri e del sapere, ma è televisione a tutti gli effetti, con una sua forma e un linguaggio accattivante e non di rado ha riscontrato il favore del pubblico.

Importanti esempi di tv degli scrittori sono nell’archivio di Rai.tv e ve ne presentiamo una rapida panoramica. A soli tre anni dall’avvio delle trasmissioni televisive in Italia, nel 1957, Mario Soldati realizzò, come autore e conduttore “on the road”, il celebre Viaggio lungo la valle del Po, che raccontò l’Italia in modo autentico e brillante. L’operazione ebbe successo e nel 1960 Soldati, stavolta insieme a Cesare Zavattini, diede vita a un progetto analogo con Chi legge? Viaggio lungo le rive del Tirreno.


Il premio Nobel per la Letteratura Dario Fo ha lavorato per la televisione fin dall’inizio degli anni 60. Accettò di condurre con la moglie Franca Rame l’edizione di Canzonissima del 1962 , ma la collaborazione con la Rai si interruppe per divergenze con la dirigenza. Nel 1977 andò in onda Il Teatro di Dario Fo, riproposizione televisiva di spettacoli messi in scena da Fo nel decennio precedente. Degli anni 2000 sono la serie de Il Teatro in Italia – realizzata in più cicli insieme a Giorgio Albertazzi – e i racconti di vita e opere dei grandi pittori.

Anche Pier Paolo Pasolini è stato protagonista di una produzione della Rai. Si tratta di Pasolini e… la forma della città, un cortometraggio diretto da Paolo Brunatto, in cui Pasolini denuncia e mostra la sopravvivenza minacciata di Orte, cittadina vicina a Viterbo. Il corto è molto più di un’intervista e reca la cifra autoriale di Pasolini. Della stessa serie – s’intitolava Io e… - vi proponiamo anche Parise e… Piazza San Marco, con Goffredo Parise a Venezia e Zanzotto e… Il Quartier del Piave.

Altro grande scrittore che ha lasciato il segno come conduttore sul piccolo schermo è Alberto Arbasino, arbitro e moderatore di Match (1977), programma in cui due personaggi operanti nello stesso settore dibattevano e polemizzavano come in un incontro sportivo.

Nel decennio seguente esordì su Rai Tre Corrado Augias, memorabile presentatore di Telefono giallo (1987), trasmissione investigativa su casi irrisolti di cronaca nera. Augias ha continuato a fare tv negli anni successivi con programmi, da lui ideati, d’impronta più culturale, fra i quali citiamo Babele (1990) e Le Storie – Diario italiano, che va tuttora in onda con successo.

Nel 1993, Alessandro Baricco condusse con bravura L’amore è un dardo, trasmissione di divulgazione dedicata all’opera lirica che ebbe un certo successo, replicato l’anno successivo da Pickwick, del leggere e dello scrivere. Nello stesso 1994 Carlo Fruttero e Franco Lucentini sono autori e conduttori di L’arte di non leggere, rubrica di consigli librari, racconti e amabili divagazioni.

Infine a cavallo fra anni 90 e 2000 s’impone il giallista Carlo Lucarelli coi suoi programmi – il più famoso è Blu notte – di ricostruzione di storie di cronaca nera e di mistero.

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