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Riforma 20: Diciamo insieme sì al suffragio universale a punti

Insieme di iniziative mirate all introduzione del diritto di voto a punti

Diciamo insieme sì al suffragio universale a punti


 

Le leggi e le istituzioni della Repubblica Italiana, il Parlamento in particolare, sono materia troppo importante per essere lasciate nelle mani di cittadini che scelgono senza conoscere a sufficienza quello che stanno votando. Il suffragio universale (dei maggiorenni) è certamente una conquista importante ed è giusto che ogni cittadino possa esprimere la propria opinione anche nell'urna delle consultazioni elettorali e referendarie, ma è altrettanto evidente che è insensato che il voto di chi nulla sa della materia per cui sta votando pesi tanto quanto il voto di chi è perfettamente informato sul punto. Per ovviare a questo annoso problema la nostra riforma prevede un cambiamento radicale delle modalità di voto. Tutte le elezioni e le consultazioni referendarie verranno svolte tramite dispositivi informatici, anche per evitare brogli ed errori di conteggio. Prima di accedere al voto ogni cittadino dovrà rispondere a nove domande a risposta multipla, estratte a caso, sul tema della consultazione. Se ad esempio si tratta di elezioni politiche, al cittadino potrà essere chiesto: quanti sono i deputati della Camera (180, 400, 630)? Qual è il potere del parlamento (esecutivo, legislativo, giudiziario)? A ogni domanda sbagliata il voto perderà il 10% del proprio valore, sicché chi risponde a 9 domande esatte avrà diritto ad un voto pieno, chi le sbaglia tutte vedrà il proprio voto ridotto al valore di 0,1. Proprio per questo motivo vengono poste nove domande invece di dieci, perché si vuole lasciare comunque la possibilità di contare un minimo anche a chi pensa che il parlamento sia composto da quattro camere, la terza delle quali è Porta a Porta, il programma di Bruno Vespa e la quarta delle quali è la Federcalcio. Così facendo sarà possibile fare votare anche i minorenni, che avranno la possibilità di contare in funzione delle proprie conoscenze, che spesso sono maggiori di quelle degli adulti. Ovviamente, per non lasciare indietro nessuno, sarà importante organizzare anche dei corsi per permettere a tutti i cittadini di raggiungere il massimo di consapevolezza politica e, di conseguenza, il massimo di valutazione del proprio voto elettorale e referendario.

Diciamo insieme sì al suffragio universale a punti

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