C’è necessità di una parola
nuova per indicare qualcosa che
accade da sempre? Che senso ha sottolineare il sesso di una vittima? Non è
offensivo per le donne parlare di loro usando la parola
femmina, che pare “più propria dell’animale”? Perché non usare donnicidio, muliericidio, ginocidio o ciò che già abbiamo, uxoricidio? Legittimando femminicidio non provocheremo una
proliferazione arbitraria di parole in -cidio?
Il
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