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BANDA LARGA PER L'ITALIA

La nuova tecnologia per le telecomunicazioni è Internet, usata ogni giorno da oltre 20 milioni di italiani.

I suoi dati viaggiano su una rete, quella telefonica, che è nata per trasportare soltanto la voce.
Questo vero e proprio "sistema nervoso" del paese, fatto di 110 milioni di chilometri di cavi in rame che raggiungono 22 milioni di abitazioni, aziende e sedi di istituzioni, presto non ce la farà più.

Il traffico dovuto ai nuovi servizi di Internet, soprattutto multimediali, è infatti aumentato di quasi cinque volte solo negli ultimi quattro anni.
E si prevede che entro il 2020 quasi tutti i contenuti e le applicazioni digitali saranno forniti online.

Avremo quindi bisogno di una rete in fibra ottica, che porta molti più dati.
Ma costruire una rete di nuova generazione, o a banda ultralarga, come dicono gli esperti, è un lavoro gigantesco.

Diversi paesi hanno già cominciato: gli Stati Uniti hanno appena varato un grande piano nazionale, i principali paesi europei hanno cominciato, mentre Giappone, Corea e Hong Kong sono già a buon punto.
L'Italia, invece, è quasi ferma.
Ma che cosa rischiamo di perdere?

Per capirlo, dobbiamo scoprire cosa si può fare con una rete in fibra ottica
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