La risposta è CARLO EMILIO GADDA

Mi diedero un tavolo. Aprii il primo cassetto e mi accorsi che era pieno di appunti e anche d'insulti verso gli estensori del parlato culturale, come si chiamavano allora.
"Di chi era quel tavolo?" chiesi
"Di Carlo Emilio Gadda"

Nel 1958 Andrea Camilleri venne chiamato da Cesare Lupo, direttore del Terzo Programma: avrebbe dovuto sostituire, per sei mesi, la funzionaria addetta alla prosa. "Era una bella équipe quella che faceva il Terzo Programma" scrive Andrea Camilleri nel libro I racconti di Nenè (Melampo, 2013), ricordando i colleghi Angelo Romanò, Mario Motta e Fabio Borrelli, con i quali inizierà a lavorare di lì a poco in televisione.

Curiosità: Camilleri rischiò di non entrare in Rai per una piccola svista. Nel comunicare la telefonata di Cesare Lupo, arrivata a casa mentre Camilleri era a Bergamo per una regia al Teatro Donizetti, sua moglie omise il nome. "Mi avrà chiamato Alberto Lupo" pensò Andrea che richiamò immediatamente l'amico attore, il quale naturalmente disse di non averlo mai cercato. "Non conoscendo altri Lupi" scrive Camilleri sempre ne I racconti di Nenè "mi dissi Richiamerà!". Così, fortunatamente, è stato.


Per approfondire, guarda il documentario Andrea Camilleri, io e la Rai