I Concerti della Normale, stagione musicale organizzata dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, prevedono questa settimana un doppio appuntamento con il pianista statunitense Jeffrey Swann, nell'ambito di un seminario articolato in due lezioni e due concerti dedicato al tema del "Tempo in musica". Suggestivi sia gli argomenti teorici che i programmi proposti: alla prima lezione di lunedì 23, intitolata "Nei riflessi della memoria" farà seguito il concerto di martedì 24 al Teatro Verdi con musiche di Haydn, Brahms, Chopin e Beethoven; e dopo la seconda lezione di giovedì 26 ("Il suono e il silenzio") il concerto del 27 concluderà il seminario con un excursus temporale da Bach a John Cage. Non nuovo a questo tipo di iniziative, Jeffrey Swann tiene regolarmente seminari tematici presso la Normale di Pisa dal 2004.

Lunedì 23 il Teatro Carlo Felice di Genova ospiterà il Quartetto Belcea, nato a Londra nel 1994 presso il Royal College of Music e affermatosi rapidamente come uno dei migliori quartetti della nuova generazione. Il complesso vanta tra l'altro numerose collaborazioni con cantanti prestigiosi quali Anne Sophie von Otter e Ian Bostridge, e a proposito di ciò i componenti del gruppo hanno sottolineato quanto sia importante la conoscenza del repertorio liederistico per eseguire bene i Quartetti di Schubert o di Schumann. Le frequentazioni artistiche del Quartetto Belcea danno dunque buoni frutti, dato che la loro registrazione più recente - un doppio compact contenente gli ultimi Quartetti di Franz Schubert - ha ricevuto una nomination per il Gramophone Award del 2010.

Settimana densa di impegni per Riccardo Muti, che guiderà la Chicago Symphony Orchestra nel suo breve tour italiano, comprendente quattro date: lunedì 23 al Teatro dell'Opera di Roma, martedì 24 al San Carlo di Napoli, giovedì 26 al Teatro Grande di Brescia per l'inaugurazione del 49° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e venerdì 27 al Palazzo Mauro De André per l'anteprima del 23° Ravenna Festival. In programma tra l'altro la Quinta Sinfonia di Dmitri Shostakovitch, composta nel 1937 durante il periodo della Grandi Purghe staliniane, con la quale l'Autore tentò di riabilitarsi davanti allo Stato Sovietico, dopo le critiche rivolte dalla Pravda alle sue opere l'anno precedente.