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L'opera lirica: Maria Stuarda

in onda martedì 10 maggio alle ore 21,00

L'opera lirica: Maria StuardaNel 1834 Gaetano Donizetti è reduce da importanti successi, opera revisioni e nella ricerca di nuovi soggetti si imbatte nella traduzione della tragedia di Schiller "Maria Stuarda", che godeva da alcuni anni del favore del pubblico italiano nelle numerose rappresentazioni teatrali.

Come librettista venne scelto tale Giuseppe Bardari, diciassettenne studente di legge, alla sua prima (ed ultima...) prova letteraria, e non propriamente felice si rivelò tale scelta: il libretto fu portato avanti con grande ritardo e sfuggì ad un accurato controllo prima che il musicista lo musicasse, quindi a prove già iniziate la censura impose allo scrittore - e quindi anche al musicista - alcune modifiche.

Ancora problemi - di tutt'altra natura - si ebbero nell'allestimento quando le protagoniste - due celebri primedonne - alla prima prova con l'orchestra, accusandosi reciprocamente di essere favorite dal compositore vennero addirittura alle mani, provocando la nota frase di Donizetti " ..io non proteggo alcuna di voi, ma p... erano quelle due, e due p... siete voi!".

Di fatto quella prima esecuzione non ci fu e il libretto fu ritirato, sia per la diffidenza della censura verso temi non più lieti e accattivanti ma tragici, che per la sconveniente problematicità di temi come i rapporti tra religione e sovranità: la musica, già pronta, venne adattata ad un altro argomento e l'opera, col titolo "Buondelmonte", andò in scena lo stesso anno al San Carlo di Napoli.

Alla fine del 1835 Maria Stuarda viene rappresentata a Milano con una entusiasta Maria Malibran nel ruolo protagonista, ma la censura ebbe ancora a criticare il libretto; la celebre cantante non accettò di modificare l'invettiva di Maria contro Elisabetta e venne chiamata a giustificarsi davanti alla censura, che dopo sei sole recite proibì la rappresentazione dell'opera.

Tra Napoli e Milano molti furono i rimaneggiamenti subiti dal lavoro donizettiano, del quale quindi non esiste una vera e propria versione originale né è possibile operare una definita edizione critica; inizialmente in due atti, la Stuarda fu ripresa postuma nel 1865 in tre atti e su questa versione si basarono perlopiù le rappresentazioni posteriori nonché le incisioni discografiche, ferma restando la possibilità per il direttore di scegliere, all'interno dell'articolazione di arie cori e scene, una o l'altra delle numerose varianti.

Vi offriamo la celebre versione discografica del 1975 che vede Joan Sutherland e Luciano Pavarotti sotto la direzione di Richard Bonynge.

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