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Soli Deo Gloria: J. S. Bach, Haydn e Britten

in onda domenica 2 maggio alle ore 14,30

Soli Deo Gloria: J. S. Bach, Haydn e BrittenAlla fine di ogni cantata sacra Johann Sebastian Bach inseriva la sigla S.D.G., che sta per la locuzione latina "Soli Deo Gloria". E proprio alla dedica bachiana "solo alla gloria del Signore" si riferisce il nome del nostro programma, che oggi ci propone l'ascolto della Cantata "Mein liebster Jesus ist verloren" BWV 154 per soli coro orchestra e basso continuo, composta per la prima domenica dopo l'Epifania del 1724.

Dopo cento anni di ricerche e studi ancora molto c'è da scoprire e da decifrare nell'immenso repertorio costituito dalle cantate sacre di Bach (Eisenach, 21 marzo 1685 - Lipsia, 28 luglio 1750), primo settore dell'opera del compositore per mole e per importanza artistica.

Nel 1723, J. S. Bach venne nominato Kantor e direttore musicale della chiesa di San Tommaso a Lipsia, prendendo così il posto lasciato vacante da J. Kuhnau. Tale incarico richiedeva non solo che egli insegnasse a cantare agli studenti della scuola di canto, ma che fornisse anche musica per le due chiese principali di Lipsia.

Negli anni trascorsi a Lipsia Bach compose cantate sacre in media a cadenza settimanale, raccogliendo così un repertorio di musica religiosa che è stata per la maggior parte conservata. Molte delle cantate di questo periodo sono ispirate alle letture bibliche domenicali della settimana secondo il calendario liturgico evangelico e utilizzando gli inni di Chiesa tradizionali come ispirazione per la composizione.

Il secondo ascolto del programma ci presenta l'ultima delle Messe composte da Joseph Haydn (Rohrau, 31 marzo 1732 - Vienna, 31 maggio 1809), la Messa in si bemolle maggiore "Harmoniemesse", per soli, coro, orchestra timpano e organo.

Alla morte nel 1774 del padre Nicolaus Esterhàzy, Anton Esterhàzy, che non aveva mostrato lo stesso gusto musicale del genitore, sciolse l'orchestra privata di corte permettendo a Haydn di recarsi a Londra. Dopo aver preso seriamente in considerazione la possibilità di diventare un cittadino inglese, Haydn cedette all'invito di Nicolaus II e tornò infine a Vienna, dove si fece costruire una grande casa e si dedicò alla composizione di grandiose opere sinfonico-corali.

Oltre ai due oratori "La Creazione" e "Le Stagioni" Haydn concepì in quegli ultimi anni di attività artistica le sei ultime Messe, scritte una l'anno su commissione di Nicolaus II per la moglie Maria Josepha Hermenegild, come regalo di onomastico. Nel 1802, la "Harmoniemesse" chiude il ciclo di questi lavori sacri.

"Mentre nella Francia rivoluzionaria dilaga l'iconoclastia religiosa", ha scritto Giorgio Pestelli a proposito di queste Messe, questi lavori riflettono "il senso di una fedeltà austriaca alla buona tradizione cattolica. Sul piano del contenuto musicale.. sono opere dignitosamente noiose con una nota senatoriale che fa rimpiangere più sbottonate Messe brevi degli anni precedenti".

A chiusura del programma ascolteremo la Cantata Misericordium, per tenore, baritono, coro da camera, quartetto d'archi, orchestra d'archi, pianoforte, arpa e timpani op. 69 di Benjamin Britten.

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