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I timpani

La sinfonia 103 di Iosef Haydn, famosa come “Rullo di timpano”, è una delle prime importanti composizioni in cui hanno rilievo i timpani: uno strumento particolarmente caro ad Haydn. Siamo nel settecento e nelle corti europee, musicisti come Haydn e Mozart diffondono le loro opere studiando e proponendo nuove soluzioni musicali.

Le testimonianze raccolte dai biografi di Mozart, raccontano che i suoi pensieri sul letto di morte andavano al Requiem e che: “enfiava le gote e muoveva la bocca come per imitare le percussioni dei timpani”. Anche nell’800 i timpani sono parte integrante delle composizioni perché si pensava che esaltassero la potenza e il fraseggio dell’orchestra. Ciò è particolarmente evidente nelle sinfonie di Beethoven, come la settima, in cui i timpani hanno un ruolo di primo piano. Anche Wagner è stato un convinto estimatore dei timpani e li ha inseriti in molte opere.

Il timpano si presta bene a invenzioni musicali: la più celebre è forse l’imitazione degli spari dei cacciatori nella fiaba musicale “Pierino e il lupo” di Prokofief, qui eseguita dall’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado, e recitata da Roberto Benigni Nel 900 i timpani si affermano definitivamente, e molti compositori li hanno valorizzati, ad esempio Stravinski nella famosa “Sagra della primavera”.

In tempi più recenti, Gershwin, li ha inseriti in quasi tutte le sue partiture, che vengono sempre eseguite con grande successo.
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