Lunedì 6 febbraio il violoncellista Miklós Perényi e il pianista András Schiff si esibiranno presso la Sala Verdi del Conservatorio per l'inaugurazione del "Festival Omaggio a Milano" - seconda parte della stagione organizzata dall'Associazione Serate Musicali. I due musicisti ungheresi presenteranno un programma di ispirazione "viennese", incorniciato da due serie di Variazioni beethoveniane su temi dal Flauto magico di Mozart e comprendente anche la Sonata in la minore di Franz Schubert detta "Arpeggione", dal nome del singolare strumento - sorta di ibrido tra il violoncello e la chitarra inventato a Vienna nel 1823, per il quale la Sonata fu concepita. Il repertorio per arpeggione, rimasto in pratica limitato a questo e ad un paio di altri brani fino a pochi anni fa, si è straordinariamente arricchito a partire dal 2002, grazie alle molte opere composte su commissione dall'arpeggionista belga Nicolas Deletaille.

Sir John Eliot Gardiner sarà a Ferrara martedì 7 febbraio con il Monteverdi Choir - da lui fondato nel 1964 - e la Mahler Chamber Orchestra - definita nel 2008 dal quotidiano Le Monde "la migliore orchestra del mondo" - per la prima data di un tour che dopo l'Italia toccherà le Isole Canarie, Barcellona e Madrid. Gli spettatori di Ferrara Musica assisteranno così alla prima collaborazione tra il direttore britannico e l'orchestra fondata da Claudio Abbado nel 1997, in un programma interamente dedicato a musiche di Robert Schumann nel quale spicca la Quarta Sinfonia op. 120, composta nel 1841 e rielaborata dieci anni dopo con il titolo di Fantasia Sinfonica, ritenuto più idoneo per una composizione sostanzialmente monotematica e strutturata in cinque movimenti senza soluzione di continuità. In questa veste, l'opera fu in pratica l'ultimo grande successo di pubblico ottenuto in vita da Schumann come compositore e direttore d'orchestra.

A quasi un secolo di distanza dal memorabile scandalo che ne accolse la prima rappresentazione, avvenuta il 29 maggio 1913 presso il Theatre des Champs-Elysées, la Sagra della Primavera di Igor Stravinsky torna d'attualità sulle scene italiane, grazie al concerto in programma lunedì 6 febbraio presso il Teatro alla Scala di Milano. Inizialmente affidato al direttore finlandese Esa-Pekka Salonen, che ha dato forfait causa indisposizione, il concerto sarà diretto da Daniel Harding, già sul podio della Filarmonica qualche giorno fa per il primo concerto del nuovo anno e che nel mese di giugno guiderà l'Orchestra in tournée a Dresda e Bonn. Stabilmente entrata nel repertorio delle maggiori orchestre sinfoniche, la Sagra della Primavera è ormai da tempo considerata una delle pietre miliari nella storia della musica, tanto che già nel 1940 Walt Disney ne incluse ampi estratti nel film di animazione Fantasia, per illustrare con la sua dirompente forza primordiale l'evoluzione degli esseri viventi fino all'estinzione dei dinosauri.

Presentata per la prima volta dal violinista Gidon Kremer al Festival di Musica da Camera di Lockenhaus del 1997, l'orchestra Kremerata Baltica è composta da 27 giovani talenti provenienti da Lettonia, Estonia e Lituania e si è rapidamente imposta a livello internazionale grazie anche all'originale repertorio proposto nel corso dei concerti e nelle registrazioni discografiche. Martedì 7 febbraio Kremer e la Kremerata si esibiranno presso il Teatro Verdi di Pisa nell'ambito della Stagione organizzata dalla Scuola Normale Superiore: in programma, oltre alla trascrizione per orchestra d'archi del Quartetto op. 131 di Beethoven, una serie di interessanti pagine di autori contemporanei dell'Europa dell'Est ispirate all'Arte della Strumentazione, ossia la rielaborazione e talvolta lo stravolgimento in chiave moderna di celebri pagine tratte dal grande repertorio classico.