Aspettando la fase finale

Puntate integrali

NIKOLA SAVIC

LA STORIA: PAPA BERGOGLIO

Ospite: Don Gino Rigoldi

Tema: Scrivere l’incipit di un romanzo il cui protagonista è un immigrato, che non crede nel Dio dei cristiani, ma dal portale di Lampedusa vede il Papa che getta dei fiori in mare anche per lui.

 

Torrido. Come nei miei ricordi il Marocco. Il sole scalda, come quando eravamo partiti. Lo scafista aveva raccolto i soldi in un taccuino marrone. Stavamo in piedi nella stiva. Il sole scaldava quelli che avevo intorno.

Ogni anno, in questa data, da tre anni torno a Lampedusa. Ogni anno non dico niente a nessuno e torno a Lampedusa. Solo.

Alla partenza non ero solo.

Oggi, come ogni anno a Lampedusa, lascio i piedi fare il loro lavoro. Cammino e penso ad Abdul.

Fratello.

Gli guardavo il collo quando il padre ci faceva inginocchiare verso la Mecca. Abdul voleva stare sempre davanti. Anche nella stiva con il sole ustionante mi stava davanti.

“Il tappeto Persiano sa di cammello”, diceva da piccolo Abdul.

Nella stiva come tutti stava zitto.

Urlavo io invece. Urlavo “Abdul”. Urlavo tra le onde, nella notte, presso gli scogli di Lampedusa. Mandavo giù l’acqua del mare e urlavo: “Abdul”.

Vado verso il mare. Come ogni anno. Mare di Abdul, mio fratello. Una transenna mi ferma. Altra gente ferma sulla transenna guarda il mare di Abdul.

C’erano dei fiori in acqua.

Andai a sentire l’uomo che li aveva buttati.

Quasi per rabbia. È venuto proprio oggi. Nel giorno di Abdul. Andai a vederlo e a sentire il Papa che butta i fiori nel mare di Abdul. Non è niente per me il Papa. Un vecchio potente.

Poi lo sentì domandare:

“Dov’è tuo fratello?”.

Nel Mare. Nel mare di Abdul.

Piango. Come ogni anno, piango Abdul in silenzio.

“Dove è tuo fratello?”

Piango, ma non sono solo.