Ricorrono quest'anno i 250 anni dalla nascita di Johann Kuhnau (1660-1722), musicista sassone ricordato non solo per aver preceduto Johann Sebastian Bach nell'incarico di Kantor presso la chiesa di S. Tommaso a Lipsia ma anche per la vasta eco che ebbero le composizioni per clavicembalo che pubblicò tra il 1689 e il 1700, grazie alle quali esercitò una certa influenza su altri musicisti, tra cui lo stesso Bach.

Le sue prime due raccolte (Neue Clavier-Übung, del 1689 e 1692) contengono ciascuna sette partite, che seguono il consueto modello tedesco della suite ma rivelano anche una significativa influenza francese; nella raccolta Frische Clavier-Früchte (1696) introduce per primo la forma della sonata in tre tempi nella musica clavicembalistica, mentre nelle sei Sonate bibliche (1700) arriva a una rappresentazione di fatti desunti dalla Bibbia, senza che l'intento descrittivo tuttavia prenda il sopravvento sull'architettura musicale. Nella sua produzione tuttavia oltre alle opere per clavicembalo va ricordato anche il consistente contributo nel campo della musica sacra, con cantate, messe e mottetti dove questo compositore rivela sia il proprio legame con la tradizione che alcuni spunti innovativi importanti per il futuro di queste forme.

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