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Claudio Bisio: L'Itala deve bombardare per combattere l'Isis? Non si può rimanere inermi

Claudio Bisio a Un Giorno da Pecora

Lillian Thuram, Un Giorno da Pecora, Radio2,

Carmen Consoli ha deciso di fermare la tournée dopo gli attentati di Parigi, Bob Dylan vuole che ci siano degli uomini armati nei teatri dove canta, tu invece come stai vivendo queste serate a teatro?

Io sono in scena non da solo ma con due musicisti sul palco. E la prima sera, senza che sapessimo che lo avevano fatto altri, abbiamo deciso di intonare la Marsisgliese e di inondare il palco di musica blu, bianca e rossa.

 

Ma c’è meno gente a teatro in questi giorni?

No, parlando seriamente: non facciamoci prendere dalla paura.

 

Però lei ha detto che qualche sera fa era al concerto dei Negramaro è un po’ di paura l’ha avuta.

Paura no, però eravamo cinquemila persone e per un attimo ho pensato: pensa che uno qui avesse una cintura esplosiva, farebbe un bel danno, mentre noi eravamo tutti insieme accalcati…

 

Le piace Sala candidato sindaco a Milano del centrosinistra, dopo Pisapia?

Se sta alle regole del gioco, sì. Io sono stato uno dei promotori del movimento arancione per Pisapia, e spero che non muoia questo movimento. Sala l’ho conosciuto, all’Expo ha fatto un lavoro eccellente. Non per citare sempre il mio amico Michele Serra che ha scritto un’amaca recentemente che condivido al cento per cento dicendo: perché la politica non riesce ad esprimere suoi dirigenti e deve sempre rivolgersi ad altri?

 

Quindi se Sala si candidasse lei lo voterebbe?

Se vince le primarie, direi di sì.

 

Secondo lei ora bisogna bombardare l’Isis in Siria? Per gli uomini di sinistra è sempre difficile pensare alla guerra.

Io sono contro ogni principio di guerra, la guerra non si combatte con la guerra è l’insegnamento di Gandhi, però ho conosciuto anche Alexander Langer, ricordo le sue parole prima di morire da Srebrenica, quando diceva che noi non possiamo lavarcene le mani, noi Occidente.

 

Quindi, se serve sì?

Quando si maneggiano armi e proiettili poi è sempre rischiosissimo ma non si può rimanere inermi.

 

Le hanno mai chiesto, come a Grillo, di entrare in politica?

C’è stata una volta, anni fa, in cui dichiarai di votare Rifondazione Comunista e divenni molto amico di Bertinotti e di quel mondo lì e ricordo che mi trovai a Sesto San Giovanni io, Loredana Berté, che una volta aveva detto che amava Che Guevara, Bertinotti e Armando Cossutta. E allora ho capito che c’era qualcosa che non andava.

 

Che facevate lì? Mancavano solo gli Abba…

Era un incontro in una sezione di partito, a Sesto San Giovanni che era città operaia, ricordo che pioveva anche. Avete presente Rocky Horror Picture Show? Ecco.

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