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La follia di Orlando, il balletto di Goffredo Petrassi del 1943

sul 5 Canale sabato alle ore 22.50 per la rubrica Goffredo Petrassi. Un maestro italiano

La follia di Orlando, il balletto di Goffredo Petrassi del 1943Messer Ludovico, dove avete preso tutte le corbellerie che avete scritto?, così all'incirca si rivolgeva all'Ariosto il cardinale Ippolito d'Este, quando gli si presentò con l'inizio dell'Orlando furioso. Fortunatamente nel Novecento un altro politico dimostrava di apprezzare maggiormente quelle corbellerie, Emilio Lussu, che durante la guerra in trincea trovava conforto nelle parole e nei sogni dello stesso messer Ludovico. E nel 1943 uno dei filoni principali dell'Orlando furioso venne ripreso e musicato per un balletto da un maestro italiano, Goffredo Petrassi.

La follia di Orlando è la materializzazione visiva di un meccanismo che l'Ariosto indaga con grande lucidità e poesia. "[...] Il meccanismo che governa il mutamento non è, però, casuale, ma risponde ad un principio, quello dell'attesa delusa. Le cose cambiano sì, ma nel modo meno aspettato, deludono le attese, le speranze e i progetti e le intenzioni sortiscono effetti contrari a quelli voluti. Infatti i cavalieri non trovano quello che cercano e trovano quello che non hanno cercato.
Ma questo meccanismo apre, svela, un tema cruciale: i parziali e isolati smacchi preludono all'attesa delusa centrale e dominante, da cui scaturisce la follia di Orlando e, a livello non tragico, alludono alla magia del castello di Atlante, luogo delle vanità come la Luna indagata da Astolfo" (Luigi De Bellis, in un'analisi dell'Orlando furioso in Internet)

La follia di Orlando è il balletto di Goffredo Petrassi che ne scaturisce nel 1943. In tre quadri con recitativo di baritono sugli stessi versi di Ludovico Ariosto, con un organico personale ed interessante, l'opera fu rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 12 aprile 1947 con le coreografie di Milloss e le scene di Felice Casorati e successivamente stampata da Suvini Zerboni.

L'opera appartiene alla prima maturità di Petrassi: nel balletto "il cromatismo s'insinua nel tessuto armonico pancromatico e l'atematismo è generalizzato a tutti i parametri, i quali sono condotti con una disincantata razionalità e con un'eleganza timbrica ben strutturata." Lo stesso "tessuto contrappuntistico sfaccettato, segmentazioni timbrico-strumentali, fredda eleganza espressiva che appartengono anche al Cordovano (1949)"

Sabato, 13 marzo 2004, in omaggio Petrassi, per il 5 Canale della Filodiffusione si potrà ascoltare La Follia di Orlando nella versione dell'Orchestra sinfonica di Roma della RAI diretta da Massimo Pradella e con il baritono Mario Basiola in una registrazione del balletto appartenente all'archivio storico della RAI

Foto da Cemat

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