Sinossi

Chloe Moretz (la rivelazione di Kick-Ass) è Abby, una misteriosa dodicenne che trasloca nell’appartamento a fianco a quello di Owen (Kodi Smit-McPhee, The Road), fragile ragazzino facile preda del bullismo. Nella sua devastante solitudine, Owen finisce per legarsi alla nuova vicina, dapprima senza intuire quel che di misterioso e pericoloso si nasconde in lei. Ma quando una serie di efferati omidici colpisce la cittadina del New Mexico, Owen deve confrontarsi con una scoperta agghiacciante e dolorosa: la sua innocente amichetta è in realtà un crudele vampiro chiuso in eterno nel corpo di una bimba.

Let Me In non è solo la rivisitazione del mito eterno di Nosferatu, ma una struggente e dolente storia di educazione sentimentale, il resoconto in chiave horror del passaggio traumatico verso (e attraverso) l’età più difficile, quella dell’adolescenza. Scritto e diretto da Matt Reeves, Let me In è tratto dal romanzo svedese “Låt den Rätte Komma In” di John Ajvide Lindqvist, ed è il remake dell’acclamato film Lasciami entrare di Tomas Alfredson. Let Me In segna anche il ritorno alla produzione, dopo più di trent’anni, della Hammer, leggendario studio inglese specializzatosi nell’horror tra la metà degli anni 50 e la fine dei 70 con le serie dedicate a Frankenstein, Dracula il vampiro, La mummia e attori-leggenda come Christopher Lee, Peter Cushing, Oliver Reed.

Il regista

Matt Reeves (Stati Uniti, 1966) ha ottenuto l’attenzione da parte dell’industria cinematografica con il suo premiato cortometraggio Mr. Petrified Forrest, dopo aver conseguito la laurea alla prestigiosa scuola di cinema USC. Il suo debutto nel lungometraggio è stato The Pallbearer (Tre amici, un matrimonio e un funerale, 1996). Nel 1999 è stato co-sceneggiatore e co-produttore, insieme a James Grayis, di The Yards, acclamato dalla critica. È uno dei creatori della popolare serie televisiva Felicity. È venuto alla ribalta nel 2008 come regista dell’horror di fantascienza Cloverfield.

Leggi la recensione