Il percorso formativo di Giovanni Velluti inizia con Aldo Mantia, allievo prediletto di Wladimir von Pachmann (depositario in linea diretta della scuola chopiniana e del pianismo russo dell'800 che approda, nel Novecento, ai nomi di Rosenthal e Busoni), e prosegue con Sergio Fiorentino; decisivo infine l'incontro con Rodolfo Caporali, pianista e didatta allievo di Alfonso Rendano e quindi appartenente in linea diretta alla discendenza artistica di Chopin e Thalberg.

Come solista Velluti si dedica particolarmente alla musica romantica, soprattutto Liszt, Schumann e Chopin, di cui restituisce un'interpretazione basata sul recupero dei canoni ottocenteschi (cantabilità, virtuosismo, rubato) temperata però da uno spirito ed una sensibilità contemporanei: un pianismo filologico, quindi, ma mai datato.

La sua più personale caratteristica è nella raffinata e colta spontaneità delle esecuzioni, caratteristica che gli permette di proporre i pezzi del grande repertorio come qualcosa di nuovo; da ciò il costante successo di pubblico e di giudizio critico: "Alto virtuosismo e intensa liricità... dimostrando di poter unire alle doti tecniche quelle rare capacità di fraseggio,tocco,cantabilità che si addicono a un pianista come si deve" (Il Tempo).

Molto spazio Velluti riserva anche alla diffusione del repertorio virtuosistico e di colore "fin de siècle" rappresentato tra gli altri da Moszkowski, Tausig, Grainger, Schulz-Evler ed altri, di cui il pianista è interprete apprezzato.

Giovanni Velluti si è affermato con una brillante carriera di pianista da camera suonando nelle sale di tutto il mondo al fianco di Andrea Bocelli, Gianfranco Cecchele, Kristian Johansson, Daniela Barcellona, Giacomo Prestia, Gianluca Terranova, il basso Carlo Lepore (con cui ha un duo stabile di liederistica e musica da camera) e molti altri cantanti.

Di particolare importanza il lungo sodalizio artistico con Katia Ricciarelli, con cui Velluti collabora dal 1994 accompagnando la grande cantante in numerosissime tournées in tutto il mondo (Europa, America, Africa, Medio Oriente).

In ambito teatrale Velluti ha realizzato spettacoli di musica e poesia con gli attori Piera Degli Esposti e Michele Placido ed ha eseguito nel 1999 le musiche di scena per la piéce "Amadeus" con la regia di Roman Polanski.

Velluti ha suonato in alcuni dei più importanti teatri italiani (Teatro Comunale di Bologna, Auditorium RAI di Torino, Teatro Argentina di Roma, Teatro Regio di Parma, Teatro Comunale di Ferrara, Parco della Musica di Roma, Auditorium RAI di Torino) nonché all'estero (Bulgaria, Inghilterra, Croazia, Macedonia, Germania, Spagna, Svezia, Svizzera, Sudamerica, Africa, Asia, Medio ed Estremo Oriente).

Il pianista ha realizzato, sia come interprete che come conduttore, svariate trasmissioni radiofoniche (Radio Vaticana, Radio 3) e televisive (RAI 1, RAI 3, RAI SAT, Canale 5, Italia 1, TMC, SAT 2000); è in corso di pubblicazione un suo interessante CD inciso su un pianoforte Erard di fine '800 perfettamente restaurato.

Giovanni Velluti è direttore artistico dell'Associazione "Belcanto" e svolge attività didattica all'interno dei Conservatori di Stato; ha collaborato con Enti ed Istituzioni in occasione di eventi vari, da Telethon a importanti commemorazioni e celebrazioni, ed è molto attratto dalle grandi possibilità offerte dai nuovi mezzi di comunicazione, Internet in particolare.

In programma musiche di Fryderyk Chopin, Moritz Moszkowski, Edvard Grieg, Franz Liszt, Franz Schubert, di cui ascolteremo la celebre "Marcia Militare" nella virtuosistica revisione di Karl Tausig


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