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LA GESTIONE DELLE ACQUE IN OLANDA

Secondo un antico proverbio fiammingo, “Dio creò la Terra e gli olandesi fecero l’Olanda”.

I Paesi Bassi, infatti, sono stati costruiti sull’acqua, con cui gli olandesi combattono da secoli, sul Delta dei fiumi Mosa, Ems, Reno e Schelda, che sfociano sul grande Mare del Nord.

Per proteggersi da maree, tempeste e inondazioni, hanno sempre alzato dighe, barriere, e guadagnato altre terre. Il 60% del paese si trova al di sotto del livello del mare.

Nel 1953 un’inondazione di 160 ettari nella provincia meridionale dello Zeeland provocò la morte di 18.000 persone. La più grande inondazione della storia dei Paesi Bassi. Dopo questa catastrofe fu avviato il Piano Delta, attraverso il quale vennero eseguite molteplici opere di difesa idraulica che hanno garantito all’Olanda il più alto livello al mondo di protezione dalle inondazioni.

Una delle opere maggiori è la barriera di Maeslant,  la più grande barriera mobile del mondo. Costruita allo sbocco del canale Nieuwe Waterweg, sul mare del Nord non lontano da Rotterdam e terminata nel 1997, da allora ha chiuso i suoi bracci, lunghi come la Tour Eiffel, solo due volte contro le tempeste.

Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici stanno alzando il livello del mare. Le piogge sempre più intense gonfiano la Mosa e il Reno, che sfociano nel delta di Rotterdam, il primo porto d’Europa, la città più bassa di tutta l’Olanda.

A Rotterdam questa emergenza ha dato il via ad una serie di originali iniziative.

Scopriamo quali

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