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Soli Deo Gloria: Claudio Monteverdi e Antonin Reicha

in onda domenica 29 agosto alle ore 14,30

Soli Deo Gloria: Claudio Monteverdi e Antonin ReichaLa Selva morale e spirituale, pubblicata nel 1641 da Bartolomeo Magni editore e dedicata a Eleonora Gonzaga, è una grande raccolta di musiche religiose composte da Claudio Monteverdi (Cremona, 5 maggio 1567 - Venezia, 29 novembre 1643) durante il suo trentennale servizio a San Marco.

Opera tutt'altro che unitaria, l'antologia manca di un particolare filo conduttore e di una precisa destinazione celebrativa, mentre contempla tutti i diversi stili sperimentati da in quel lungo periodo. Vi si trovano, ad esempio, sia brani a cappella in stile antico, sia composizioni per le solennità liturgiche scritte in stile concertante.

La presenza di stili così eterogenei in ambito sacro testimonia una notevole autonomia della tradizione musicale di Venezia, dove ad una relativa tolleranza per quel che riguardava i testi della liturgia, corrispondeva una tolleranza nella musica sacra, che poteva in certa misura utilizzare stili originariamente legati al mondo teatrale o cameristico. Con Selva morale Monteverdi introduce nel genere sacro le innovazioni stilistiche e le tecniche compositive della "seconda pratica".

Dalla raccolta "Selva morale e spirituale" ascolteremo oggi tre composizioni sacre con interpolazioni tratte dall'"Antiphonarium Sacrosancte Romane Ecclesiae", per voci strumenti e basso continuo.

A conclusione del programma ascolteremo poi la Messa di Requiem per soli, coro, orchestra e organo di Anto [Anton Reicha (1770 - 1836)] nin Reicha (Praga, 26 febbraio 1770 - Parigi, 28 maggio 1836). La fama di Reicha è legata in primo luogo alla sua attività didattica. Il suo Trattato di alta composizione del 1824 è la prima opera teorica a descrivere compiutamente la forma-sonata, utilizzando il termine "grande coupe binaire".

Insegnante di Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Parigi ebbe tra i suoi allievi George Onslow, Hector Berlioz, Franz Liszt, Charles Gounod e César Franck. Con i suoi studi teorici cercò di fare della fuga una forma compositiva moderna, capace di poter modulare in tutte le tonalità.

Nella corposa produzione musicale del compositore ceco, che comprende quattro opere, quattro sinfonie, concerti per clarinetto, per violoncello e per pianoforte, lavori corali e pianistici, si distingue il catalogo di musica da camera. In particolare ebbero molta fortuna i 24 quintetti per fiati, che rappresentano un esempio di grande fantasia, abilità compositiva e melodica.

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