L'Ensemble
Cantilena Antiqua, fondato a Bologna da Stefano Albarello nel 1987, è formato da musicisti specializzati nell'esecuzione di repertori sia sacri che profani del Medioevo e del Rinascimento.
Il recupero avviene attraverso studi e ricerche sulle fonti musicali, ma anche sulla letteratura e la storia dei periodi ed argomenti trattati; l'ensemble trasforma i propri organici arricchendosi dei contributi di specialisti sia in campo esecutivo sia in ambito teorico.
L'ensemble utilizza copie di strumenti storici, sui quali approfondisce l'aspetto esecutivo tenendo presente anche i suggerimenti provenienti dalla tradizione musicale viva; l'organico strumentale si differenzia secondo le epoche trattate comprendendo liuti di varia taglia, flauti e bombarde, ghironda e symphonia, vielle, percussioni di varia provenienza, viole da gamba.
Per le voci l'organico spazia secondo la polifonia affrontata, prediligendo l'utilizzo di voci virili e di falsetto; la ricerca su cui si basa il lavoro dell'ensemble affronta il repertorio antico attraverso l'analisi delle fonti e degli ambienti, cercando un suono possibile e modificando l'organico (sia per le voci, sia per gli strumenti) nel rispetto di esigenze dettate anche dai costumi e tradizioni dei secoli trattati.
I materiali che vengono presentati cercano di rappresentare i più diversi ambienti della cultura, proponendo scorci musicali e quindi culturali di un patrimonio importantissimo e necessario per la nostra esistenza.
Tutto ciò si basa sulla consapevolezza che la conoscenza del passato storico è l'unica solida base sulla quale costruire qualunque tipo di discorso rigorosamente teso alla riappropriazione della tradizione culturale e alla riproposta di quel patrimonio che le età precedenti ci hanno lasciato in eredità.
L'Ensemble Cantilena Antiqua è presente nei principali Festivals di musica antica italiani ed esteri oltre che in prestigiose rassegne concertistiche e manifestazioni celebrative di rilievo internazionale; si è esibito tra gli altri in Belgio, Francia, Spagna, Croazia e Slovenia, e sue esecuzioni sono state trasmesse da varie emittenti radiofoniche del mondo; hanno inoltre eseguito concerti per la Radio Nazionale Italiana, Belga, Tedesca, della Croazia e della Slovenia.
Il gruppo ha al suo attivo una interessante discografia che presenta repertori circoscritti a periodi ed aree ben precisi, presentando quindi sia validi documenti di una ricerca storica e musicale che, in diversi casi, prime registrazioni mondiali.
Citiamo quindi tutti i titoli dei CD realizzati dal gruppo:
"Canticum Canticorum, il simbolo sacro dell'amore nella tradizione musicale medioevale (XII - XIII sec.)";
"Claustrum Beatitudinis, laude latine del monastero di San Colombano in Bobbio (XIII - XIV sec.)";
"O Spem Miram, Ufficio e Messa per S. Domenico, secondo il canto dell'ordine dei Predicatori (sec. XIII.)";
"Ondas do mar, El canto de amor en el Mediterraneo del siglo XIII";
"Aines, Mistero provenzale medievale (sec. XV)";
"I Viaggio della Fede, Bimillenario di Cristo";
"Ballate e Madrigali al tempo della Signoria di Paolo Guinigi (sec. XV)".
Il programma odierno, presentato dal vivo a Roma nella Cappella Paolina del Quirinale il 19 febbraio 2006, è intitolato:
"Berenguer e Martin - il cantare de Amor in Spagna nei secc. XII e XIII" ed offre interessanti composizioni di
Berenguer de Palou, Vescovo di Barcellona all'inizio del '200, e di
Martin Codax, trovatore galego-portoghese le cui
"Cantigas de amigo" sono, insieme alle più celebri
"Cantigas de Santa Maria" di Re Alfonso X il Saggio, tra i più antichi esempi di musica profana in area spagnola alla fine del XIII secolo.
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