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Le location in Irlanda

"Qui ho sognato la costruzione di una vita perfetta..." Pietro Silvestri in Titanic. Nascita di una leggenda

Mentre la location di Kragujevac era servita per ricreare il cantiere navale Harland & Wolff di Belfast, la troupe ebbe accesso a quello che Paul Myler definisce il sancta sanctorum, per le scene ambientate nelle stradine attorno al cantiere: la fabbrica della Guinness. Questa famosa istituzione, raramente permette l’accesso alle stradine situate alle spalle della fabbrica, ma per Titanic. Nascita di una leggenda  è stata fatta un’eccezione. "Quelle stradine di ciottoli e dalle mura grigie erano perfette”, dice Paul. “C’è un affascinante mondo di edifici lì: grandi, forti, dall’aspetto industriale. Era l’unico luogo in Irlanda dove poter girare le nostre scene”. Lo scenografo Tom Conroy prosegue: “Alla Guinness sono stati molto gentili e generosi. Solitamente non permettono a nessuna troupe di girare lì, ma per noi hanno fatto un’eccezione. Abbiamo anche utilizzato il magazzino delle Guinness per l’esterno degli uffici di Harland & Wolff. E’ un edificio imponente, un perfetto match con l’atmosfera che volevamo ricreare”. Altre location a Dublino sono state la roccaforte dell’esercito, Clancy Barracks, Cathal Brugha Barracks, e  il St Ita's Hospital a Donabate. Altre scene sono state girate per le strade cittadine, in una sequenza è stato ripreso un vecchio tram che percorre la strada. Molte delle scene relative alla borghesia di Titanic. Nascita di una leggenda , sono state girate in vecchie case di campagna: Palmerston House, Kildare, casa di Lord Pirrie, e Russborough House nella Contea di Wicklow, dove sono state girate le scene della famiglia Carlton. “Abbiamo girato in diverse case di campagna, la maggior parte del lavoro è stato fatto negli interni”, sorride Ian McElhinney, che interpreta Sir Carlton. Alcune location erano mozzafiato, Russborough è una dimora fantastica. Il contrasto tra queste dimore e quelle dove vivono i personaggi del popolo risulterà impressionante”.  Altre location sono state il Castello di Dublino, il King's Inns (un’istituzione per gli avvocati risalente al 1800) e il City Hall. “Tutte le location erano perfette per ricreare il mondo che volevamo rappresentare”, sottolinea Paul. Durante le riprese al Castello di Howt, costruito nel 1464, Neve Campbell nota la maestosa architettura che la circonda. “Oggi siamo in un castello, non è una cosa normale per una ragazza canadese. Le location sono bellissime. Siamo stati in luoghi meravigliosi a Dublino, come la Biblioteca Nazionale, fantastica”.
Alla bellezza naturale delle location sono stati aggiunti i particolari di scena. Jim Boland, un collezionista di automobili, ha fornito circa 20 auto d’epoca.  Ciaran Donnelly afferma che l’autenticità storica di Titanic. Nascita di una leggenda  è dovuta in gran parte al lavoro di Tom Conroy. "Tom è una vecchia amicizia," spiega Ciaran. "Ci conosciamo da tempo. Abbiamo lavorato insieme per la prima volta su I Tudor e poi su Camelot. Sa come la penso e io so come la pensa lui. So l’attenzione che lui ha per il dettaglio e quanto sia rigoroso. Tom è fantastico, inventivo, creativo e intelligente. Sono assolutamente soddisfatto del suo lavoro”. Lo sceneggiatore ha preso decisioni creative ad ogni passo. Nel primo episodio di Titanic. Nascita di una leggenda , i personaggi visitano una pista di gara: una scena importante, dal momento che le gare erano uno dei pochi svaghi dei membri più poveri della società, in cui condividevano lo stesso spazio degli aristocratici. L’Irlanda ha molti percorsi di gara, ma sono stati tutti modernizzati. Tom ha esplorato alcune opzioni, come utilizzare un vecchio padiglione, ma nessuna di esse risultava pratica… poi abbiamo avuto l’ispirazione.
"Abbiamo pensato di cercare un campo e mettervi recinzioni, tabelloni segnapunti e infrastrutture”, racconta. “In passato, durante le gare, innalzavano padiglioni, tendoni e una piccola zona fieristica. L’idea fu quella di utilizzare Marley Park a Dublin. Le autorità ci hanno permesso di utilizzarne una parte. Intorno non c’erano edifici moderni, quindi siamo stati in grado di innalzare le nostre recinzioni e il segnare il percorso di gara. Ha funzionato molto bene”.
Marley Park è stato anche il sito ideale di una partita di hurling. In modo da mettere in scena lo sport nazionale irlandese, una parte del cast è andata ben oltre il proprio ruolo.
Branwell Donaghy (Michael McCann) racconta: “non è uno sport con il quale ho esperienza. Stavo leggendo la sceneggiatura ed ero eccitato all’idea di giocare ad hurling. Quando ho capito quanto fosse complicato, pensai ‘perché non ho giocato da giovane?’. Mi sono esercitato molto, spero che si veda”. Branwell si è esercitato per la scena con John Henderson, una leggenda dell’hurling di Kilkenny. Per l’attore era importante far sembrare la scena autentica, sebbene si fosse ritrovato a giocare con veri professionisti. "Nel film Michael è una figura importante nella sua comunità: ben conosciuto per le sue doti atletiche nell’hurling. Era quindi essenziale per me far vedere che sapevo cosa stavo facendo”, dice Branwell. Negli uffici della progettazione del cantiere of Harland & Wolff, si svolge gran parte della storia. In questi uffici, disegnatori esperti copiavano progetti e modelli per gli architetti. Nonostante l’ufficio originale ancora esista, non era fattibile girare al suo interno. "Ironicamente, ho girato parte di un film lì con il regista Neil Jordan, qualche anno fa”, dice Tom Conroy. “Purtroppo, il luogo è in rovina. Cercavamo uno spazio che ricordasse il posto… mi ricordai che lo University College di Dublino. Quando i film maker entrarono nell’edificio, hanno scoperto un’enorme sala con un soffitto a botte, illuminata da luce naturale proprio come gli uffici originali della Harland & Wolff. Tom e la sua squadra hanno arredato lo spazio con materiali il più autentici possibile.” Ciaran Donnelly, il regista, è rimasto molto colpito: “I progetti erano le esatte copie dei progetti originali, in scala, che i disegnatori del tempo avevano fatto per la costruzione del Titanic. Abbiamo interpellato il proprietario di quei progetti, li abbiamo copiati e li abbiamo trasferiti sullo stesso tipo di carta che avrebbero usato per i disegni alla Harland & Wolff.”
Tom continua: “Abbiamo ricostruito tutti i tavoli da disegno, studiando diverse referenze fotografiche. Alcuni dei progetti misuravano fino a 10 metri di lunghezza; quelli standard misuravano almeno 2,50 metri. Abbiamo anche noleggiato degli strumenti dell’epoca da un negozio specializzato a Londra”. Per il produttore Paul Myler, l’ultima ricompensa è stata finalmente poter vedere sullo schermo tutto questo duro lavoro, saldato nel mondo di Titanic. Nascita di una leggenda : “Credo che quando il pubblico vedrà questa serie, resterà profondamente impressionato dalle location dall’attenzione ai dettagli…. siamo stati molto ambiziosi con questo progetto e si vede: il risultato è uno spettacolo.”

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