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Huga Flame

HugaFlame è un gruppo della scena musicale italiana formato da tre ragazzi di Varese: Dino Dispenza in arte “Dydo”, rapper e autore dei testi; Livio Perrotta in arte “Livio”, produttore musicale e cantante; Fabio Freddi in arte “Ronin”, DJ, turntablist e beatmaker. La ricerca del gruppo si concentra, più che sull’immagine, su testi e contenuti.

Il gruppo si forma nel 1999-2000, periodo che coincide con l’uscita di un primo demo in musicassetta dal titolo “HugaFlame”. La dimensione live diviene fin da subito il loro punto di forza: i tre ragazzi studiano fin dagli inizi per proporre uno show sempre molto fresco e lontano dagli stereotipi, pieno di spunti originali, in cui il vero evento diviene il coinvolgimento del pubblico. Nel 2002 esce “Che Sfiga!”, primo album autoprodotto contenente il brano “Stupida sQuola”: grazie a questa canzone il gruppo vince, nell’estate dello stesso anno, il premio “Voci Domani” di Pescara, battendo una concorrenza di oltre 500 band da tutta Italia rappresentanti generi e stili musicali diversi. In seguito la canzone diviene ed è tuttora un “anthem” degli adolescenti e pre-adolescenti, che rivedono nell’attitudine ironica del testo l’approccio del 90% degli studenti italiani. I tre “Huga” da quel momento prendono consapevolezza delle potenzialità del loro progetto musicale: unire la forza comunicativa di un genere di rottura come l’hip hop a dei contenuti attinti spontaneamente dalla quotidianità, affrontati spesso con un’attitudine ironica e scanzonata, avvicina il grande pubblico alla loro musica. Questa potenzialità viene confermata da un ottimo riscontro degli addetti ai lavori e li porta, nello stesso anno, ad approdare alle prime esperienze discografiche.

Il 2003-2004 è l’anno del secondo album autoprodotto, “Notte&Giorno”, doppio CD contenente trenta canzoni. Il disco consente alla band di continuare a suonare moltissimo, soprattutto nel nord Italia. Un paio di brani giungono all’ascolto di Monica Landro, New Music International, che intuisce la forza del gruppo e decide di offrire loro un contratto per la pubblicazione di un nuovo album. Nei primi mesi del 2006 vede la luce“Generazione fuori controllo”, rivisitazione del doppio CD precendentemente pubblicato in autoproduzione. La scelta di affidarsi nuovamente ad una label è dettata dalle ottime premesse del periodo: Siamo infatti nel momento “d’oro” del mainstream hip hop italiano, si vocifera un grande interesse dei media per nuovi progetti di musica rap ispirata al macrogenere d’oltreoceano e c’è grande fermento tra le etichette, pronte a sfornare nuovi artisti che soddisfino queste richieste. Purtroppo, Si chiudono diverse porte e ancora una volta il gruppo si trova punto e a capo. Dino, Livio e Fabio si guardano intorno, rivedono la loro carriera musicale fino a quel momento e capiscono che possono fare tutto da soli. Decidono per il 2007 di lavorare in totale indipendenza, eliminare inutili intermediazioni burocratiche e sovrastrutture di mercato per concepire un progetto di ampio respiro puntando sul web e sui contatti maturati negli anni.

Il 25 dicembre 2007, dopo un anno di lavoro, esce “Facce da Huga”, terzo album ufficiale del gruppo accompagnato da due videoclip: “Vi Odio pt. 2” e “Lontano”. Il modus operandi a livello di promozione è completamente fuori dagli schemi del panorama italiano: Il CD infatti non viene commercializzato né stampato su supporto fisico – se non in un’edizione limitata destinata alla vendita durante i live e alla promozione – ma viene proposto in download libero dal sito ufficiale del gruppo www.hugaflame.com. Un pool di oltre venti siti partners sposa il progetto e l’attitudine degli HugaFlame supportando la diffusione del disco, In primis www.bastardidentro.it uno dei portali più visitati in Italia. Il disco diviene un caso mediatico grazie all’enorme diffusione a pochi giorni della pubblicazione (20.000 download in 2 settimane). L’abilità di promozione “do it yourself” del gruppo – un vero e proprio lavoro promozionale autogestito in cui i tre artisti si spendono in prima persona a 360° – frutta pubblicazioni molto interessanti sulla stampa nazionale oltre che passaggi radiofonici e televisivi. La scelta di presentarsi al pubblico in una veste libera ed alternativa amplifica l’ottimo successo che in meno di un anno gli HugaFlame riescono a guadagnarsi. Su youtube.com centinaia di ragazzi pubblicano videoclip amatoriali di tributo al gruppo che, attraverso il passaparola, raggiungono numeri sproporzionati di visite. Il caso più eclatante è un videoclip molto semplice, pubblicato da una ragazza, una normalissima slide di fotografie con il sottofondo di “Troppo Complicato”, uno dei brani più conosciuti della band estratto dall’album “Notte&Giorno”: migliaia di ragazzi, soprattutto adolescenti, digitano nella ricerca del sito la tag “hugaflame”, oppure “troppo complicato”, e portano in pochi mesi il video ad oltre 1.500.000 visualizzazioni.

“Facce da Huga” viene scaricato da oltre 70.000 persone in meno di un anno. Questa grande diffusione non lascia indifferente il circuito indipendente: il M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti, 29 novembre 2008) decide di consegnare un premio speciale agli “Huga” come “Gruppo più cliccato del web nel 2008”, all’interno della categoria Indie-Pop. Un progetto autoprodotto nato con budget bassissimi (album prodotto, registrato e masterizzato in casa; promozione “fai da te” su web, tv e carta stampata; produzione di quattro videoclip, di cui due in rotazione su All Music, realizzati con investimenti minimi ma originali e di buona qualità) conquista l’ufficialità del circuito indipendente e si affaccia al mainstream, in brevissimo tempo e senza nessun supporto ufficiale alle spalle.

Il 13 aprile 2011 è uscito il nuovo album degli HugaFlame “La città dei sogni perduti” (Oyez/GoodCompany). L’album è diviso in due progetti (“L’arrivo” e “La Fuga”) ed è proposto al pubblico con una formula del tutto innovativa. “L’arrivo” (composto da 10 brani) è scaricabile gratuitamente, mentre “La Fuga” (composto da 10 brani) è acquistabile in 4 differenti formati. L’album supera i 30.000 download in poco più di un mese ed ottiene il disco di platino.“La città dei sogni perduti è piena di bastardi” diventa un caso nazionale tanto che anche l’Ansa pubblica un articolo sul fenomeno Huga per il record di download (oltre alle decine e decine di siti e quotidiani che ne hanno parlato).

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