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Ritratto d'autore: Reinhold Glière (1875 - 1956)

in onda giovedì 22 settembre alle ore 12,00

Ritratto d'autore: Reinhold Glière (1875 - 1956)Contrariamente a quello che potrebbe far pensare il suo nome, che tradisce l' origine belga, Reinhold Moritzevich Glière (Kiev, 30 dicembre 1874 - Mosca 23 giugno 1956) e' stato un compositore russo quanti pochi altri. Rimasto in Unione Sovietica dopo la Rivoluzione, è stato il primo musicista russo a mettersi al servizio del nuovo regime.

Per vent'anni, a patire dal 1920, Reinhold Glière ha insegnato composizione al Conservatorio di Mosca. Fu presidente del Comitato Organizzativo dell'Unione dei Compositori di Mosca, dal 1938 al 1948, scappando alle censure del dopoguerra ed ebbe grandi riconoscimenti: 'Artista del Popolo' dell'URSS nel 1938 e ben tre 'Premi Stalin'.

Non c'è dubbio che opere quali il celebre balletto rivoluzionario popolare "Il papavero rosso", op. 70, del 1927, l'ouverture per orchestra "Per la felicità della Madre Patria" del 1942 o l'"Ouverture per il ventesimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre" op. 72 gli abbiano facilitato il cammino per la sua carriera. Eppure il suo stile musicale, così radicato nella tradizione russa, si era pienamente formato già nei primi anni del '900.

Diretto erede della tradizione romantica russa, Glière rappresenta l'anello di congiunzione tra la generazione di Tchaikovsky e Taneyev e quella dei compositori sovietici, Prokofiev, Miaskovsky e Khachaturian. Le sue opere sinfoniche si ricollegano direttamente alla scuola di Borodin e Glazunov e lui fu orgoglioso successore di figure quali Glinka e Rimski-Korsakov.

Illustri i suoi insegnanti (tra tutti ricordiamo Otokar `ev
ik, con il quale studiò violino alla Scuola di musica di Kiev, prima di entrare nel prestigioso Conservatorio di Mosca) e i suoi allievi (tra i quali Serge Prokofiev, al quale insegnò dal 1902 al 1903 composizione e armonia).

Glière studiò approfonditamente la musica dei numerosi popoli dell'Unione Sovietica, in particolare l'Azerbaïdjan e l'Ouzbékistan, aiutando lo sviluppo musicale regionale e utilizzando nelle sue composizioni diversi idiomi del folklore locale.

Il musicista russo fu uno dei pionieri del balletto drammatico sovietico. Al culmine della propria carriera compose due balletti. Il primo, Il Cavaliere di Bronzo, op. 89, è basato su un lungo poema di Aleksàndr Puakin, il secondo, Taras Bulba op. 92, composto nel 1952, si ispira alla novella di Nikolaj Gogol. Ad apertura del programma odierno ascolteremo la suite da quest'ultimo balletto.


Il secondo ascolto sarà dedicato al Concerto per soprano di coloratura e orchestra op. 82. Questo concerto, che risale al 1943 e che fruttò a Glière il suo primo Premio Stalin, si riallaccia in modo evidente allo stile compositivo dell' 800. La voce del soprano è trattata al pari di ogni altro strumento e la partitura non prevede parole, bensì solo liberi vocalizzi. L'alto livello virtuosistico richiama certa tradizione belcantistica.

Chiuderanno il programma dedicato a Reinhold Glière la Marcia eroica per orchestra op. 71, pensata per la Repubblica autonoma sovietica Buriati (Mongolia) e il Concerto per arpa e orchestra op. 74.

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