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Ritratto d'autore: Edward Elgar (1857 - 1934)

in onda giovedì 9 giugno alle ore 12,00

Ritratto d'autore: Edward Elgar (1857 - 1934) Durante una della sue lezioni presso la cattedra di Professore di Musica che ricoprì fra il 1905 e il 1908 all'Università di Birmingham, Edward Elgar (Broadheath, 2 giugno 1857 - Worcester, 23 febbraio, 1934) avrebbe detto che "la musica inglese è bianca: sfugge da tutto".

Le polemiche che nacquero da quest'affermazione sono facilmente immaginabili, se si pensa alle onorificenze e riconoscimenti ricevuti da Elgar in patria: nominato cavaliere nel 1904, con il diritto ad usare il titolo 'Sir Edward Elgar', ammesso dopo sette anni all'Ordine di Merito della Corona Inglese, nominato in seguito "Reale Maestro di Musica", nominato nel 1928 "Cavaliere Comandante" del Reale Ordine Vittoriano, Elgar diviene baronetto e poi promosso Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine Vittoriano. 'Sir Edward Elgar Bt OM GCVO'. Questo il titolo che spettava all'insigne musicista ad un anno dalla sua scomparsa.

Eppure, alla luce di quella definizione irrispettosa della musica inglese, si possono maggiormente comprendere le osservazioni di alcuni commentatori che, dopo l'esecuzione delle Enigma Variations, accostarono la nuova composizione più alla tradizione musicale centro-europea che a quella inglese. D'altronde la composizione fu accolta con grande favore in Germania.

Le Enigma Variations, 14 variazioni per orchestra su un tema originale op. 36, secondo ascolto della puntata dedicata a Elgar, furono concepite all'età di 42 anni e rappresentarono l'esordio orchestrale del compositore. Eseguite per la prima volta a Londra sotto la direzione del tedesco Hans Richter, l'opera ottenne un plauso generalizzato e consacrò Elgar come il compositore inglese preminente nella sua generazione. L'enigma al quale si riferisce il titolo sta nel fatto che il tema originale non si sente mai nelle tredici variazioni, ma soltanto nelle prime sei battute. Ciononostante il tema corre attraverso e sopra tutta l'opera, nella quale Elgar presenta ritratti musicali dei suoi amici.

Nonostante un innegabile influenza da parte della corrente tardoromantica tedesca, Elgar seppe comunque creare uno stile del tutto personale che riuscì a coniugare la tradizione germanica con un gusto musicale di sapore vittoriano. Quest'ultima componente è più evidente nell'altra opera più nota del musicista inglese, le Pomp and Circumstance, cinque marce per orch op. 39, ultimo ascolto del programma.

Poco dopo la loro composizione fu chiesto ad Elgar di adattare la prima marcia alle parole di A. C. Benson, per creare una ode per l'incoronazione di re Edoardo VII. Elgar chiese che Benson gli fornisse altro testo, per poterlo inserire nel suo nuovo lavoro. Il risultato fu Land of Hope and Glory (Terra di speranza e gloria), che formava la parte finale dell'ode, e che venne anche modificata, con un testo leggermente diverso, per divenire una canzone a sé stante.

Nel 1904 Elgar si trasferì in Liguria, prima a Bordighera e poi ad Alassio, nella speranza di calmare i reumatismi che lo affliggevano. Fu proprio in quest'ultima località che trovò il tempo per scrivere In the South, ouverture da concerto op. 50, con il sottotitolatolo: Alassio. I riferimenti extramusicali non si fermano alla cornice geografica delle suggestioni maturate durante quel soggiorno in Italia, ma si estendono anche a una serie di citazioni poetiche, che aiutano a ricostruire con precisione la traccia del pensiero compositivo.

"C'è musica nell'aria" diceva Elgar "musica attorno a noi, il mondo ne è pieno e puoi semplicemente prendere quella che ti serve". Fu forse questa concezione della musica che lo portò a visitare la cittadina ligure, dove confessò all'amico Troyde Griffith: "Finalmente incominciamo a vivere la vita".

Edward Elgar

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