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Pirame et Thisbé, di François Francoeur (1698-1787) e François Rebel (1701-1775)

in onda venerdì 10 febbraio alle ore 21,00

Pirame et Thisbé, di François Francoeur (1698-1787) e François Rebel (1701-1775)

Pirame et Thisbé (Piramo e Tisbe)

Tragédie-lyrique in un prologo e 5 atti

Libretto di Jean-Louis-Ignace de la Serre, dalle Metamorfosi di Ovidio.

Musica di François Francoeur (1698-1787) e François Rebel (1701-1775).

Prima rappresentazione: Parigi, Académie Royale de Musique, 17 ottobre 1726.





Personaggi:

Pirame: baritono
Thisbé: soprano
Ninus: tenore
Zoraïde: soprano
Zoroastre: basso
La Gloire: soprano
Venus: soprano

    

Caso isolato nella musica francese, la collaborazione tra François Francoeur e François Rebel fu così stretta che è praticamente molto difficile distinguere i due compositori, cosicché si è arrivati a dire persino che si tratta di un unico compositore in due persone.
La loro collaborazione fu consacrata nel 1726, quando proposero al pubblico parigino brani di “sinfonie” per due violini, strumento sul quale entrambi erano eccellenti esecutori. Da allora i due furono inseparabili nella loro attività, specialmente consacrata all’amministrazione dell’opera. La carriera di entrambi fu coronata dalla concessione della nobiltà da parte del re, nel 1760 per Rebel e nel 1764 per Francoeur.

Andata in scena nel 1726, Pirame et Thisbé narra dei due personaggi della mitologia classica immortalati da Ovidio nel libro IV delle Metamorfosi. Giovani amanti di Babilonia, vicini di casa, ostacolati nel loro affetto dai genitori, si parlavano per lo più attraverso una fessura del muro che divideva le due abitazioni. Datisi appuntamento un giorno dove sorgeva un gelso nei pressi d’una fonte, Tisbe, giunta in anticipo, si spaventò nel vedere una leonessa che dopo avere divorato una preda si stava avvicinando alla fonte. Nella fuga precipitosa, Tisbe perse il proprio mantello che venne macchiato di sangue dalla belva. Quando Piramo raggiunse il luogo dell’appuntamento, credette che Tisbe fosse stata uccisa e divorata dalla leonessa. Disperato si tolse la vita sotto il gelso che da quel momento diede frutti rossi. Di ritorna alla fonte, Tisbe, scorgendo il corpo senza vita del suo innamorato, si diede la morte.

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