Acclamato all'epoca in città come Parigi, New York, San Pietroburgo e Buenos Aires - oltre che nei teatri italiani - Amilcare Ponchielli oggi tende generalmente a essere ricordato solo quale autore de "La Gioconda" e come maestro di Giacomo Puccini e Pietro Mascagni. Nato nel 1883 in provincia di Cremona, studente poi al Conservatorio di Milano, Ponchielli, prima di essere consacrato dal successo della sua maggiore opera lirica, si procurò da vivere facendo l'organista e il direttore di banda.

I suoi concerti per fiati risalgono a questo periodo e appartengono all'ampia schiera di brani solistici simili conservati negli archivi di tutto il mondo, in genere fantasie o pezzi da concerto in un unico movimento. Che Ponchielli, morto a soli 52 anni per una pomonite, avesse a disposizione strumentisti di notevole livello lo lascia intuire il virtuosismo comunque richiesto in questi lavori, alcuni dei quali sono proposti in un compact prodotto dall'etichetta MDG nel 2011.

Insieme alla Mecklenburgische Staatskapelle Schwerin diretta da Matthias Foremny, troviamo l'ottimo Giuliano Sommerhaider come solista nei concerti op. 123 e 198 per tromba e orchestra, mentre a Roland Fröscher è affidata l'impegnativa parte solistica del concerto op. 155 per eufonio, dove a una introduzione di stampo operistico fa seguito, come di consueto in questo tipo di brani, un tema con variazioni.