Appartenente a una famiglia di origine spagnola, istallatasi in Francia nel XVI secolo, Edouard Lalo ruppe per primo la consolidata tradizione militare di famiglia e si dedicò agli studi musicali, dapprima al Conservatorio della sua città e poi al Conservatorio di Parigi. Nella capitale divenne allievo della classe di violino di François Antoine Habeneck e della classe di composizione
di Schulhoff e di Crévecoeur. Al 1849 risale la sua prima pubblicazione, le sei romanze popolari, seguite due anni dopo dai suoi primi due trii. Nel 1855 entrò a far parte del celebre quartetto Armingaud-Jacquard che, nelle serate di musica da camera presso Edmond Roche in rue de Steinkerque a Parigi, intendeva promuovere le opere dei compositori tedeschi.

Dopo il suo matrimonio celebrato nel 1865 con una sua allieva contralto, Julie Bernier de Maligny, seguirono anni difficili per la sua carriera compositiva. Il primo vero successo come compositore arrivò tardivamente, nel 1874, con la "Symphonie espagnole", cui seguirono altre affermazioni, tra le quali il balletto Namouna, molto apprezzato da Debussy. Aderì alla "Société Nationale
de Musique", strumento di diffusione della musica francese del suo tempo.

Tra le sue composizioni si contano alcune Opere (tra le quali "Le roi d'Ys"), un balletto, 3 Sinfonie e altre pagine per orchestra, alcuni Concerti (per violino, per violoncello, per pianoforte), musica sacra, pianistica e vocale.
Il suo catalogo di musica da camera comprende diversi lavori per violino e pianoforte, tra cui una Sonata, una Sonata per violoncello e pianoforte e qualche altro pezzo per la medesima formazione, 3 Trii con pianoforte e un Quartetto d'archi. La sua cifra stilistica è generalmente improntata ad una grande ricchezza nell'orchestrazione e soprattutto ad un travolgente fascino melodico.

Sabato 22 aprile 2006, alle ore 21.00, il V Canale della Filodiffusione dedica la rubrica "Anniversari" al compositore francese Edouard Lalo. Tra i brani
trasmessi vi sarà la celebre "Symphonie espagnole" per violino e orchestra, nell'esecuzione del giovane violinista russo Maxim Vengerov,
accompagnato dal direttore Antonio Pappano alla testa della Philharmonia Orchestra. Scritta per il violinista Pablo de Sarasate, nonostante il suo nome, la Symphonie espagnole è entrata stabilmente nel repertorio per violino ed orchestra ed è considerata a tutti gli effetti come un concerto per violino ed orchestra. La partitura utilizza numerosi temi del folklore spagnolo ed inaugura la stagione di grande popolarità della musica spagnola in Francia
(la prima rappresentazione della Carmen segue di un mese la prima della composizione di Lalo).