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Grandi direttori: Leif Segerstam

in onda venerdì 2 novembre alle ore 12,00

Grandi direttori: Leif SegerstamPersonalità fantasiosa e iperattiva, l'estroverso direttore d'orchestra e prolifico compositore finlandese Leif Segerstam (Vaasa, Finandia, 2 marzo 1944) è una delle figure più interessanti e versatili del panorama musicale scandinavo.

Da poco nominato Direttore Emerito della Helsinki Philharmonic Orchestra come riconoscimento per i dodici anni passati alla testa della formazione sinfonica in veste di Direttore Principale, Segerstam vanta anche titoli onorari presso la Danish National Radio Symphony Orchestra e la tedesca Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, oltre ad essere stato Direttore Principale della Austrian Radio Symphony Orchestra a Vienna e della Finnish Radio Symphony Orchestra.

Talento musicale già all'età di cinque anni, ha studiato violino, pianoforte, composizione e direzione d'orchestra alla celebre Sibelius Academy a Helsinki, dove dal 1997 insegna direzione, e si è perfezionato alla Juilliard School. Come direttore d'orchestra si è fatto strada negli anni '60, facendosi notare per un repertorio particolarmente vasto e arrivando a salire su prestigiosi podi, quali quelli del Metropolitan di New York, del Covent Garden, della Scala, del Teatro Colon, dello Staatsoper di Vienna e del Festival de Salisburgo.

A partire dal 1975 ha cominciato a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico e ha realizzato numerose registrazioni discografiche, tra le quali l'integrale delle sinfonie di Mahler, Sibelius e Nielsen. La modernità e l'originalità di approccio interpretativo sono state spesso esaltate dalla critica musicale, che dietro al carattere travolgente e apparentemente disorganizzato e irrazionale del musicista finlandese, ha riconosciuto il valore di un modo di far musica in orchestra che vuole essere vicino a quello della musica da camera.

«Enfant terrible, sempre pronto a tirare uno scherzo al saggio rituale del concerto». Così Le Monde definiva l'eclettico musicista compositore di oltre 200 sinfonie, 29 quartetti per archi, 11 concerti per violino e 4 per pianoforte, oltre a diversi pezzi di musica da camera.

Le opere di Leif Segerstam sono concepite secondo un principio di "caso controllato" che sembra ben adattarsi a definire anche lo spirito interpretativo del direttore d'orchestra, di cui oggi ascolteremo la lettura del Concerto romano per organo e orchestra op. 43 di Alfredo Casella.

Il programma proseguirà poi con l'ascolto di Greetings from an old world, scritto dal compositore svedese Ingvar Lidholm per la Clarion Music Society di New York nel 1976, in occasione del bicentenario dell'indipendenza americana, e si concluderà con i Quadri di un'esposizione di Modest Mussorgsky nella versione orchestrale di Leo Funtek.

L'orchestrazione del musicista cecoslovacco di nascita, ma vissuto soprattutto in Finlandia, fu pubblicata nel 1922, solo pochi mesi prima della più celebre versione orchestrale di Maurice Ravel, rispetto alla quale quella di Funtek ricalca con maggiore ossequio e minore fantasia timbrica l'originale versione per pianoforte di Mussorgsky.


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