[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

L'opera lirica: Guillaume Tell

in onda martedì 6 dicembre alle ore 21,00

L'opera lirica: Guillaume TellUltima prova teatrale di Gioachino Rossini (escludendo il pastiche del '46, "Robert Bruce") il "Guillaume Tell" fu generato in quella terra di Francia che il pesarese aveva scelto come patria; dal 1824 infatti, famoso e stimato in tutta Europa, Rossini era divenuto "Directeur de la musique et de la scène du Théâtre Royal Italien", e tra i suoi obblighi aveva quello di comporre anche per l'Opéra Français.

Rossini sapeva che si trattava per la sua già eccezionale carriera di un'occasione di grandissima importanza, e perciò per la prima opera tra quelle che avrebbe dovuto comporre per Parigi (cinque in un decennio) volle attendere alcuni anni, durante i quali tentò di avvicinarsi al massimo al gusto francese.

Di questo periodo sono "Il viaggio a Reims", dedicata all'incoronazione di Carlo X e francese di ambientazione; "Ivanhoé", che adotta la forma francese dell'opéra-comique; "Le Siège de Corinthe" e "Moïse et Pharaon", adattamenti francesi dall'italiano, e "Le Comte Ory" che del "Viaggio a Reims" è praticamente il rifacimento francese.

Tali e tante erano le aspettative nei confronti del maestro italiano, che ancor prima che una sola nota fosse scritta (anzi, senza nemmeno una parola del libretto) il pubblico parigino era già in spasmodica attesa del debutto rossiniano; testo e partitura dell'opera vennero elaborati e ritoccati più volte dando luogo a molteplici versioni, e la prima rappresentazione ottenne, nell'agosto del 1829, un bel successo.

La notissima Ouverture del Guillaume Tell si offre come una delle pagine più innovative nel panorama operistico del periodo per diversi motivi: l'abbandono della forma-sonata, lo sviluppo vario e duttile di organici e orchestrazione, il legame stretto con gli aspetti salienti dell'opera e cioè le suggestioni della natura ed un alto senso drammatico ed eroico.

Rossini qui abbandona gli stilemi che egli stesso aveva creato e propone spunti che saranno significativamente assimilati dal grand-opéra francese che ne adotterà la grandiosità e la massiccia presenza di danze ed effetti scenici ma anche dal melodramma romantico italiano, che ne svilupperà soprattutto la caratterizzazione musicale di personaggi e stati emotivi.

Al Tell la storia associa anche il fatidico do di petto che (per quanto niente affatto consono al carattere del personaggio tenorile voluto da Rossini) venne usato, al posto del consueto falsettone, dal cantante Duprez nella prima italiana del Tell a Lucca nel 1831 ed esportato a Parigi qualche anno dopo.

Il "Guillaume Tell" non avrebbe in realtà dovuto essere il testamento teatrale di Rossini, ma tale fu reso dall'avvicendarsi degli eventi e dal corso della storia; pur nelle sue modifiche e contaminazioni quest'opera, che Vincenzo Bellini considerava "la sua Bibbia musicale", merita ancor oggi un grande interesse; ve ne proponiamo la versione registrata alla RAI nel 1952 con, protagonista, il grande Giuseppe Taddei.

[an error occurred while processing this directive]