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Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in Italia

in onda sabato 17 marzo alle ore 21,00

Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in ItaliaMartedì 20 marzo alle ore 20,30 la giovane pianista Khatia Buniatishvili si esibirà a Roma presso l'Aula Magna dell'Università "La Sapienza" con un programma all'insegna della grande musica romantica, costruito su misura per il suo talento. Georgiana di nascita e viennese di studi, la non ancora venticinquenne pianista è particolarmente legata all'Istituzione Universitaria dei Concerti, che dopo averla ospitata nel 2009 con Gidon Kremer e nel 2010 con Renaud Capuçon le ha offerto lo scorso anno l'occasione di debuttare a Roma come solista. Dal primo concerto tenuto all'età di sei anni con l'Orchestra da camera di Tblisi ad oggi, Khatia Buniatishvili si è aggiudicata premi prestigiosi - tra cui nel 2010 il Borletti-Buitoni Trust - ed è stata ospite dei principali Festivals musicali. Talvolta i critici trovano nel suo modo di suonare un'aura di solitudine elegante, persino malinconica, che lei però non considera un attributo negativo: "Il pianoforte è il più nero tra gli strumenti - dice - ed è un simbolo della solitudine musicale al quale ogni pianista deve abituarsi".

Pochi balletti possono vantare un numero di coreografie pari a quelle create sulla musica che Sergej Prokofiev compose per "Romeo e Giulietta" tra il 1935 e il 1938. Il Balletto del Cremlino porterà sulla scena del Teatro Carlo Felice di Genova - con sette recite in programma da giovedì 22 a mercoledì 28 marzo - quella realizzata nel 1979 per il Bolshoj da Jurij Grigorovich, fedele interprete del profondo senso lirico con cui l'autore della musica riuscì a tratteggiare il carattere dei diversi personaggi. La gestazione del balletto fu particolarmente travagliata: nel 1934 il Teatro Kirov di Leningrado commissionò a Prokofiev un lavoro, ma respinse la sua proposta di lavorare sul soggetto di Romeo e Giulietta. L'anno dopo al Bolshoj le cose non andarono meglio, poiché i danzatori giudicarono la partitura ineseguibile a causa della sua complessità ritmica. Per di più, la versione originaria prevedeva un'incredibile lieto fine - fortunatamente mai rappresentato - concepito in ossequio ai diktat della stampa di regime. Finalmente rappresentato a Brno nel 1938, Romeo e Giulietta è tuttora una delle opere più note ed apprezzate del compositore russo.

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