Antonio Lotti (Venezia o Hannover, 1667 - 5 gennaio 1740) fu prima cantore con voce di contralto, poi secondo organista, primo organista e infine maestro di Cappella a S. Marco. A Venezia visse a lungo, ma fu anche a Dresda e Vienna; compose molta musica sacra ed operistica e divenne molto noto anche come insegnante.
Dopo aver ascoltato una esecuzione veneziana di musiche sacre di Lotti nel 1770, lo studioso Charles Burney scrisse:
"Mi ha commosso fino alle lacrime. L'organista qui si è molto saggiamente sacrificato acciocché le voci potessero essere udite in tutta la loro purezza, a tal punto che ho spesso dimenticato che esse fossero accompagnate".
Ancora, alla fine dell'800 Fétis afferma:
"lo stile di Lotti è semplice e chiaro e nessuno meglio di lui ha, nei tempi moderni, la capacità di far cantare la voce in maniera naturale".
Antonio Lotti - Tre composizioni vocali
Arturo Benedetti Michelangeli (Brescia, 5 gennaio 1920 - Lugano, 12 giugno 1995) è uno degli interpreti storici del pianismo italiano ed internazionale. Personalità riservata e schiva, a cinque anni in occasione del suo primo concerto fuggì indispettito più volte dal palco, non però per l'emozione dell'esecuzione, ma per il disagio dovuto all'altezza dello sgabello... diplomatosi a soli quattordici anni, Benedetti Michelangeli vinse nel 1939 il Concorso Internazionale di Ginevra e così lo apostrofò il grande Cortot:
"È nato il nuovo Liszt".
Ricerca interpretativa ed impegno didattico si intrecciano nell'attività di Benedetti Michelangeli, che ebbe in repertorio tutte le maggiori opere pianistiche romantiche e del primo '900, ma si interessò anche a compositori meno eseguiti; lo presentiamo in una registrazione del 1965 proprio in un lavoro settecentesco del veneziano Galuppi, allievo di Antonio Lotti.
Baldassarre Galuppi - Sonata n. 5 in do mag
Fu grazie ad una radio che trasmetteva un Concerto di Mozart che
Severino Gazzelloni (Roccasecca, 5 gennaio 1919 - Cassino, 21 novembre 1992) si innamorò della musica:
"Fu un colpo di fulmine. La mattina dopo cominciai a studiare musica".
Dagli inizi bandistici Gazzelloni arrise agli onori internazionali, divenendo il principale interprete del suo strumento per la
Neue Musik e guadagnando popolarità presso il grande pubblico con collaborazioni ed apparizioni televisive.
Egli stesso ci descrive l'emozione del suo approccio allo strumento:
"E io ho soffiato, soffiato. D'improvviso dalla canna è uscito il suono, e insieme al suono anche il mio cuore, che mi premeva in gola, spingeva, quasi mi soffocava, non capivo più niente. C'era solo quel suono che usciva dal flauto e contemporaneamente entrava dentro di me, s'infilava nel mio cervello, nelle ossa, nello stomaco. Quel suono era tutt'uno con me. Da allora è sempre stato così. Ogni volta che dal flauto mi escono le prime note, ritrovo l'emozione e lo stupore del mio fiato che diventa suono, io sono quel suono".
Antonio Vivaldi - Concerto in re mag per fl archi e b. c. op. 10 n. 3 "Il Gardellino"
Vinto il prestigioso Concorso Chopin di Varsavia nel 1960 a soli 18 anni,
Maurizio Pollini (Milano, 5 gennaio 1942), si è affermato come un pianista tra i più grandi del nostro tempo e tra i maggiormente aperti agli stimoli della contemporaneità. Anche nella musica di Chopin, alla quale egli è molto legato, Pollini sottolinea elementi di avanguardia:
" Chopin disse "odio la musica che non ha un pensiero latente": una frase significativa. La sua musica ha, appunto, un aspetto seducente ma nasconde un'estrema profondità"
Frédéric Chopin - Tre valzer brillanti per pf op. 34