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L'opera lirica: Il matrimonio segreto

in onda martedì 5 luglio alle ore 21,00

L'opera lirica: Il matrimonio segreto Domenico Cimarosa è annoverato tra quei compositori italiani che nel corso del XVIII secolo diffusero la nostra cultura musicale - operistica e non - anche fuori dalla Penisola; dopo un lungo soggiorno in Russia egli nel 1791 compose per il Burgtheater di Vienna, su richiesta dell'imperatore Leopoldo II, la sua opera più celebre.

"Il Matrimonio segreto" prende spunto da un'ispirazione pittorica ancor prima che letteraria, e cioè da un ciclo di dipinti dell'inglese William Hogarth che aveva per titolo appunto "Le mariage à la mode"; diffusi a Londra intorno al 1745 attraverso numerose incisioni, questi dipinti ispirarono sia la commedia teatrale "The clandestine marriage" che due creazioni nel genere dell'opéra-comique ("Sophie ou le mariage caché", 1768, e "Le Mariage clandestin", 1790).

Giovanni Bertati, poeta dei teatri imperiali viennesi proveniente da Venezia, fornì a Cimarosa un libretto di altissima qualità in cui sono ben amalgamati tutti gli elementi presenti nella storia: da quello comico all'amoroso, dalla satira politica - qui invero piuttosto stemperata a favore di una generale medietas aristocratica - allo sviluppo di un labirintico intrigo narrativo che, perfettamente inserito nel più tradizionale filone dell'opera buffa, conquista ed appassiona lo spettatore.

La creatività di Cimarosa, invero non molto valorizzata nelle opere del periodo russo, trova qui la sua massima espressione, e fornisce al libretto una veste musicale priva di momenti di cedimento, in un continuo flusso di novità e soprattutto in un efficacissimo alternarsi di atmosfere sonore, che della comicità più sfrenata come del più languido sentimentalismo danno aggraziata e consona veste sonora.

Quella sera del 7 febbraio 1792, dopo la prima rappresentazione de "Il Matrimonio segreto", l'imperatore Leopoldo aveva apprezzato tanto l'opera da invitare a cena tutti gli artisti, chiedendo loro alla fine del banchetto la replica integrale dell'opera stessa; ricordato come un "unicum" nella storia dell'opera in musica, l'aneddoto riflette l'importanza di quest'opera, che da subito venne percepita come un momento chiave nello sviluppo del genere buffo.

Il grande Stendhal considerò quest'opera uno dei vertici del melodramma: certo essa è il capolavoro di Cimarosa, e sintetizza comunque simbolicamente tutto un periodo, in bilico tra l'anelito verso un passato ormai lontano e i nuovi stimoli della storia.

L'incisione che vi proponiamo, datata 1950, vede il compositore Ermanno Wolf Ferrari sul podio dell' Orchestra Stabile del Maggio Musicale Fiorentino con un cast italiano che vede tra i protagonisti l'amatissima Giulietta Simionato e il grande Sesto Bruscantini.

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