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C’è l’intesa, Rcs libri venduta alla Mondadori

C’è l’intesa, Rcs libri venduta alla MondadoriIl consiglio di Rcs Mediagroup ha deciso ieri di accettare la proposta vincolante pervenuta da Mondadori per l’area Libri. Subito dopo l’ok all’unanimità si è riunito il board della società di Segrate. E alla fine l’accordo è stato firmato dai rispettivi amministratori delegati, Pietro Scott Jovane ed Ernesto Mauri. Il prezzo è stato fissato in 127,5 milioni. Sono previsti meccanismi di aggiustamento fino a più o meno 5 milioni sulla base di obiettivi economici legati ai risultati 2015 di Rcs Libri e fino a 2,5 milioni a favore di Rcs Mediagroup al conseguimento nel 2017 di determinati risultati nel segmento libri. Il perimetro interessato al passaggio al gruppo editoriale controllato da Fininvest, riguarda i marchi Rizzoli, Bompiani, Fabbri e Marsilio, mentre resta fuori Adelphi: la partecipazione pari al 58% detenuta da Rcs verrà ceduta al socio e fondatore Roberto Calasso.

«L’accordo», si legge nella nota diffusa dal gruppo presieduto da Maurizio Costa, «preserva per tutte le testate del gruppo Rcs la possibilità di continuare a esercitare un’attività editoriale libraria in linea a quanto attualmente offerto ai propri lettori. Rcs mantiene la titolarità del marchio Rizzoli per tutti gli utilizzi esclusa l’attività libraria». Con questa operazione, viene sottolineato, si conclude il ciclo di risanamento del gruppo messo a punto da Jovane. Il corrispettivo dell’operazione, che verrà regolato per cassa al closing, «permetterà a Rcs da un lato di disporre di risorse finanziarie per gli investimenti di sviluppo del business, dall’altro di rafforzare la propria struttura finanziaria e di procedere nel percorso di ridefinizione dei principali termini del contratto di finanziamento con le banche creditrici».

Come ha sottolineato il direttore finanziario Riccardo Taranto a fine agosto presentando i dati semestrali con debiti pari a 526 milioni, il covenant fissato per fine anno relativo a un indebitamento non superiore a 440 milioni dovrebbe essere raggiunto indipendentemente dalla cessione dei libri, attraverso la vendita della quota nelle attività Tv spagnole, prevista entro il 2015. La trattativa, avviata in marzo e la cui esclusiva era “scaduta” il 30 settembre, è proseguita a ritmi serrati negli ultimi giorni fino alla conclusione di ieri. L’ultima fase del negoziato si è concentrato sul nodo principale rimasto sospeso fino all’ultimo: il rischio Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza.

Mondadori al giugno di quest’anno detiene una quota di mercato nel segmento trade vicina al 24% mentre Rcs è poco sopra all’11%, quindi con l’unione si raggiungerebbe una quota totale del 35%, mentre nell’editoria scolastica il nuovo polo avrebbe circa il 23-25%. Secondo gli accordi sarà Mondadori ad accollarsi il rischio di un eventuale intervento dell’authority sulla concorrenza. «Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’approvazione delle competenti autorità regolatorie», si legge ancora nel comunicato del gruppo guidato da Jovane, «eventuali provvedimenti di autorizzazione condizionata non pregiudicheranno il completamento dell’operazione e non comporteranno modifiche delle condizioni economiche per Rcs Mediagroup».

sito del Corriere 
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