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Ensemble del Teatro dell'Opera di Roma

Concerti del Quirinale di Radiotre - in onda giovedì 27 maggio alle ore 6,00

Ensemble del Teatro dell'Opera di RomaNelle orchestre italiane si è fatta strada, ormai da qualche anno, l'abitudine tipica delle formazioni del Nord Europa di impegnare i suoi componenti in piccoli complessi da camera che svolgono una duplice funzione: affinare il suono e l'amalgama di singole sezioni o gruppi dell'orchestra, ma anche permettere ai musicisti di esplorare un tipo di repertorio che li coinvolge e li responsabilizza maggiormente rispetto al lavoro con l'insieme orchestrale, nel quale gran parte dell'attività interpretativa è delegata alla figura direttore.

In Italia, oltretutto, non è difficile mettere in relazione la crescita di formazioni cameristiche nate in seno alle grandi orchestre con il processo di rinnovamento generazionale che ha interessato la maggior parte di queste ultime nel corso degli ultimi quindici anni.

L'Ensemble del Teatro dell'Opera di Roma è un esempio caratteristico di questo fenomeno: un gruppo di fiati composto da musicisti che hanno iniziato la loro carriera, solistica e in orchestra, non prima della metà degli anni Ottanta. Carlo Enrico Macalli (flauto) è prima parte dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma dal 1988, ma collabora anche con l'Orchestra Filarmonica della Scala, con l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con formazioni più piccole come l'Orchestra da Camera Italiana, fondata da Salvatore Accardo, l'Orchestra da Camera di Mantova, diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, e I Virtuosi di Santa Cecilia.

Luca Vignali ha esordito giovanissimo nei ranghi dei Berliner Philharmoniker, dopo aver vinto un concorso che gli ha permesso di suonare sotto la direzione di artisti come Karajan, Maazel, Ozawa e Barenboim. Successivamente è stato primo oboe nell'Orchestra della Toscana (Ort) e poi, dal 1984, in quella dell'Opera di Roma. Anche lui collabora con altre orchestre (Filarmonica della Scala e Sinfonica Nazionale della Rai, per citare solo le principali) e svolge una intensa carriera di solista.

Calogero Palermo è invece primo clarinetto dell'Orchestra del Teatro dell'Opera dal 1997, ovvero da quando aveva 26 anni, e ha all'attivo numerose collaborazioni con altre orchestre di ampio organico, formazioni come l'Orchestra da Camera Italiana e altri gruppi coi quali svolge anche attività di solista.

Carmine Pinto (corno) è approdato nell'organico del Teatro d'Opera della capitale, come prima parte, dopo avere suonato con l'Orchestra Giovanile Italiana, l'Orchestra da Camera di Manotva, l'Orchestra della Radio (Rtsi) di Lugano e I Virtuosi di Santa Cecilia, ma è impegnato anche in gruppi specializzati nell'esecuzione di musica barocca e in formazioni dedite alla produzione di autori contemporanei.

Eliseo Smordoni è primo fagotto al Teatro dell'Opera di Roma dal 1990, proveniente da un importante lavoro con l'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, dove ha suonato sotto la guida di direttori come Bernstein, Maazel, Giulini, oltre che da una serie di esperienze nel campo della musica da camera, frequentata in organici differenti: da complessi ancora di dimensioni orchestrali, per esempio I Solisti Veneti di Claudio Scimone, a quelli più contenuti nel numero, come I Fiati di Santa Cecilia e I Cameristi di Roma.

L'idea di unirsi in quintetto come Ensemble dell'Opera di Roma si concretizza alla fine degli anni Novanta ed è diventata, da allora, una vera e propria attività parallela rispetto a quella svolta in orchestra.

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