Le
trasformazioni della società e della lingua italiana negli anni del
boom economico, il movimento migratorio, la perdita di importanza dei dialetti a favore della lingua della televisione e della scuola dell'obbligo, per arrivare ai giorni nostri con le evoluzioni legate ai mezzi informatici.
Questi e altri temi toccati nell'intervista di
Alessandro Zaccuri a
Nanni Balestrini "intellettuale sopraffino e poeta «novissimo»" esponente, negli anni sessanta, del
Gruppo 63.
Il
link per leggere l'intervista completa sul sito di Avvenire.it