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Grandi direttori: Josef Krips

in onda venerdì 13 novembre alle ore 17,00

Grandi direttori: Josef KripsAttraverso la vita e la carriera del direttore austriaco Josef Krips ripercorreremo oggi alcuni momenti importanti della vita musicale europea degli anni a cavallo della seconda guerra, e conosceremo meglio un direttore che fu tra i più noti di quel periodo.

Nato strumentista, a 16 anni Krips entra come violinista tra le fila dell'Orchestra della Volksoper di Vienna, sua città natale; nel 1921 gli viene proposto dal direttore Felix Weingartner di collaborare in qualità di maestro del coro, dopodiché il giovane musicista comincia ad essere attivo in diverse città: Aussig, Dortmund, Karlsruhe.

Nel 1933 Krips diviene direttore stabile dell'orchestra della Statsoper di Vienna e conquista una cattedra accademica: perderà entrambi gli incarichi con l'avvento del nazismo, e nel '38 si trasferirà a Belgrado dove sarà a capo delle Orchestre dell'Opera e Filarmonica della città; lascerà la Yugoslavia l'anno dopo, quando tutte le attività concertistiche e musicali saranno interrotte a causa della guerra.

L'Opera di Stato di Vienna accoglierà nuovamente Josef Krips nel 1945 e nel '46 sarà proprio Krips a riaprire il Festival di Salisburgo con una rappresentazione del Don Giovanni; proprio nel repertorio mozartiano il direttore austriaco si distinse sempre, risultando un vero modello interpretativo per il classicismo viennese; nello stesso periodo il maestro porta le orchestre viennesi in tour in diversi paesi europei; grandi successi gli arridono, e il direttore guadagna una grande considerazione a livello internazionale: gli verrà così affidata la guida della London Symphony Orchestra della quale sarà direttore principale dal 1950 al '54.

Inevitabile l'approdo americano del maestro viennese, che diviene direttore musicale dell'Orchestra Filarmonica di Buffalo e manterrà questa carica dal 1954 al '63; la ristrutturazione dell'orchestra e la conformazione di un suono orchestrale caldo e sofisticato devono molto all'impegno di Krips, che per converso non volle mai impegnare l'orchestra in registrazioni discografiche; ricordiamo invece che proprio nel 1960 Krips realizzerà la registrazione integrale delle Sinfonie di Beethoven con la London Symphony e questa raccolta, che ebbe un grande successo di critica e di pubblico, ha avuto numerose ristampe ed è tuttora validissima.

Il periodo seguente, tra il 1963 ed il '70, vede Krips direttore musicale dell'orchestra Sinfonica di San Francisco; curiosamente anche con questa compagine americana il direttore non vorrà realizzare dischi, sempre insistendo che l'orchestra "Non era pronta"; in compenso molti dei suoi concerti del venerdì sera con la SFSO furono trasmessi radiofonicamente in stereofonia.

Ricordiamo ancora il debutto di Krips al Covent Garden (nel '66, ancora con un Don Giovanni) nonché le sue prime comparse nelle prestigiose sedi del Metropolitan di New York (1966) e della Deutsche Oper di Berlino (1970), nelle quali da allora sarà frequentemente ospite.

Negli anni che precedono la sua morte, avvenuta a Ginevra nel 1974, Krips è direttore principale dei Wiener Symphoniker (1970 - '73); vita e carriera di Josef Krips si concludono quindi come in un cerchio di cui la città natale è simbolo; proprio con la Filarmonica di Vienna ascolteremo in apertura la Sinfonia n. 8 "incompiuta" di Franz Schubert.

Da una prolifica collaborazione tra il direttore austriaco ed il grandissimo pianista polacco Arthur Rubinstein nacquero alcune memorabili registrazioni; tra queste il Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di Robert Schumann, inciso in Germania nel '58 con la RCA Victor Symphony Orchestra; conclude il programma la Sinfonia n. 4 "Italiana" di Felix Mendelssohn Bartholdy; qui Krips dirige la London Symphony Orchestra in un'incisione del 1953.
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