Nel secondo volume di una serie antologica denominata
"Capriccio stravagante" e pubblicata dall'etichetta Chandos nel 2002, si rende atto della molteplicità di tendenze nella musica strumentale nell'Italia del sec. XVII, quando l'attività artistica potè svilupparsi in città come Venezia, Mantova, Modena, Roma, Napoli, ecc., sempre contando sul mecenatismo delle varie corti, che così potevano fregiarsi della produzione dei migliori compositori.
Attraverso brani di Alessandro Stradella, Giovanni Battista Vitali, Girolamo Frescobaldi, Biagio Marini, Dario Castello, Giovanni Picchi, Michelangelo Rossi e Salomone Rossi, viene presentato un interessante programma affidato a vari organici, nell'esecuzione del quale sono impegnati due formazioni, rispettivamente di strumenti ad arco e a fiato:
"The Purcell Quartet" e "His Majestys Sagbutts & Cornetts", coadiuvati da diversi altri strumentisti, tra cui spicca alle tastiere Robert Wooley.