Secondo il suo maestro, mentore e amico Nathan Rachlin (direttore russo di grande talento che non ebbe la buona sorte di essere conosciuto fuori dal suo Paese) Yuri Ahronovitch, nato di mattina presto, alla sera dello stesso giorno certamente già dirigeva...

Certo è che a cinque anni Yuri, nato a Leningrado nel 1932 da famiglia di origini ebraiche, vide "Il Lago dei Cigni" al Teatro Kirov, ne fu profondamente affascinato e con grande sicurezza comunicò subito ai parenti che da grande sarebbe diventato un direttore d'orchestra, cosa che effettivamente avverrà.

Ahronovitch si dedicò prima al violino e poi alla composizione, nella quale si diplomò cum laude studiando tra l'altro anche con Kurt Sanderling; fu il direttore d'orchestra più giovane del suo paese a cui fosse affidata una classe di direzione (presso il Conservatorio di Saratov), e molto si adoperò in quegli anni per promuovere la musica dei suoi contemporanei, tra i quali Kachaturian e Shedrin.

Nel periodo a cavallo tra gli anni '50 e '60 Ahronovitch diresse in molte città russe e lavorò a contatto di musicisti come Leonid Kogan ed Emil Gilels, al quale lo legò una profonda amicizia: si ricorda che alla fine del loro primo concerto insieme Ahronovitch si tolse la giacca del frack porgendola a Gilels, per simboleggiare la comune responsabilità del lavoro fatto e quindi condividere appieno il merito per il successo.

Nel 1964 Ahronovitch viene nominato Direttore Principale dell'Orchestra Sinfonica di tutte le Radio e Televisioni, che egli portò ad un livello ed una importanza massimi affrontando repertori sinfonici ed operistici ed invitando grandissimi solisti.

In questo periodo Ahronovitch, frequentemente invitato a dirigere a Mosca e a Leningrado, comincia ad incuriosire anche l'occidente: a causa della persecuzione di cui la sua famiglia fu vittima, ognuno del molti inviti fattogli da città straniere (Bruxelles, Buenos Aires, Copenhagen, Londra, Lisbona, Praga, Parigi, Zurigo, Tel Aviv) cadde nel nulla, e ogni possibilità di viaggiare - già ridottissima - gli fu negata, con l'unica eccezione di una tournée in Germania Est nel 1964.

La ricostruzione dell'opera di Ahronovitch tra il 1954 e il '71 non è agevole poiché le testimonianze registrate, audio e video di molte opere e concerti sono state distrutte come reazione al fatto che uno dei maggiori talenti del Paese avesse scelto di allontanarsene: di fatto, nel 1971 Ahronovitch emigra in Israele; subito invitato a guidare l'Orchestra Sinfonica della Radio di Gerusalemme, quella della Radio Bavarese, l'Orchestre National de France, la London e la Royal Philharmonic, nel 1975 diviene Direttore Principale della Kölner-Gürzenich Orchestra, e rimarrà a Colonia fino all'86.

Nel 1983 Ahronovitch viene posto stabilmente a capo della Royal Philharmonic Orchestra di Stoccolma, e in Svezia viene insignito di importantissime onorificenze, non ultima quella di Comandante dell'Ordine Reale della Stella Polare; Ahronovitch, scomparso nel 2002, ha diretto opere e concerti con le maggiori orchestre del mondo e ha dedicato all'educazione una parte importante della sua attività (ricordiamo le sue master classes e, da noi, i corsi alla Chigiana di Siena e a Riva del Garda).

Definito argutamente "Un talento lontano dallo star-system", Ahronovitch effettivamente non ci pare abbia abusato dei complessi meccanismi dei media, rimanendo quasi candidamente legato alla parte essenziale del suo lavoro, e dando semmai una enorme importanza ai rapporti umani (non è un caso che, sul suo sito, moltissime foto con altri illustri musicisti li ritraggano affettuosamente abbracciati).

Oggi il direttore russo ci offrirà due tra le molte sue interpretazioni realizzate sul podio dell'Orchestra Filarmonica di Stoccolma: la Sinfonia n. 6 di Antonin Dvorak e la Sinfonia n. 5 di Dmitri Shostakovitch

Yuri Ahronovitch conductor Official Site