Il pianista cinese
Lang Lang, che il 14 giugno scorso ha compiuto trent'anni, sarà protagonista presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di una
"Lang Lang Fest" a lui dedicata nel corso della quale si esibirà in tre diverse situazioni: al recital solistico di martedì 19 giugno presso la Sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma, comprendente musiche di Bach, Schubert e Chopin, farà seguito il concerto di giovedì con l'Orchestra dell'Accademia, durante il quale eseguirà il Primo e il Quinto Concerto di Beethoven, e in conclusione una singolare lezione-concerto rivolta a 100 giovani studenti seduti davanti a 50 tastiere che avrà luogo venerdì 22 e avrà come oggetto l'esecuzione - siamo curiosi di capire in quale modo - di due celebri pagine per pianoforte a 4 mani di Schubert e di Brahms.
D'altra parte Lang Lang non è nuovo a questo tipo di iniziative sorprendenti ed innovative, e riesce a coniugare con disinvoltura le qualità di interprete con le più moderne tecniche di comunicazione di massa, al fine di diffondere il suo messaggio presso un pubblico sempre più vasto: grazie a lui 40 milioni di bambini e ragazzi cinesi hanno intrapreso lo studio del pianoforte, il suo blog è seguito ogni giorno da 6 milioni di persone, il suo nome si trova su cuffie e walkman digitali, ha registrato un concerto in 3D e lanciato un'applicazione per IPad che lo trasforma in una tastiera digitale.
Il suo scopo sembra dunque essere quello di far accostare alla musica classica i più giovani, e se ciò dovesse riuscirgli anche nel nostro Paese, speriamo che l'entusiasmo per lo scintillio tecnologico degli strumenti virtuali serva a far apprezzare quanto prima la profonda poesia e bellezza del pianoforte
"vero" in ebano e avorio.