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Amy Winehouse era un seducente e sorprendente mix di sicurezza e di vulnerabilità un metro e sessanta, di riferimenti e di citazioni cuciti addosso e indossati come una seconda pelle.
Ma nonostante la cofana rubata a Ronnie Spector, il trucco alla Cleopatra preso in prestito da Liz Taylor, nonostante quell’atteggiamento un po’ punk alla Johnny Thunder, così comune tra i ragazzi di Camden, nonostante quel look da pin-up che ricordava i giovani ribelli ritratti da Karlheinz Weinberger alla fine degli anni 50, nonostante quella voce, quella bellissima voce agile nello scat come quella di Ella Fitzgerald, sensuale, passionale e ironica come quella di Dianah Washington, tutto in Amy gridava “io sono io, sono unica, sono vera”!