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Evgenij Solonovich, la penna della poesia italiana in russo

Evgenij Solonovich da molti anni è riconosciuto come il maggior traduttore della poesia italiana in russo. Nel lontano 1959 in URSS viene pubblicata la sua traduzione della parte italiana dell'antologia: “Poeti della Dalmazia del Rinascimento XV-XVI secolo». Da questa pubblicazione prende il via il suo cammino nella traduzione della poesia italiana. La dedizione di Solonovich per la letteratura italiana ha stupito l'Italia che è rimasta grata per la sua fedeltà. Solonovich ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio del Ministero della Pubblica Istruzione (per la traduzione di Dante, 1966), il Premio nazionale di poesia Salvatore Quasimodo (1969), il Premio Eugenio Montale (1983), il Premio Nazionale per la
Traduzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Nell'intervista esclusiva a “La Voce della Russia” Evgenij Solonovich ha raccontato le sue relazioni con la lingua e con la letteratura  italiana.

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