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Omaggio a Thomas Schippers

in onda venerdì 21 dicembre alle ore 21 (terza puntata)

Omaggio a Thomas Schippers Questo è il nostro terzo incontro con il direttore statunitense Thomas Schippers (1930 - 1977), di cui in questi giorni si commemora la prematura scomparsa e a cui dedichiamo un brevissimo ciclo di trasmissioni.

Nella sua purtroppo non lunga carriera, come già abbiamo visto, pur esprimendo Schippers la sua musicalità e cultura - nonché l'innata passione per la direzione - nei repertori più vari, la fama del musicista è rimasta particolarmente legata alla sua attività operistica.

Ricorderemo ancora i suoi esordi: diciottenne Tom fonda la pittoresca Lemonade Opera Company (che offre al pubblico opere di Mozart e Pergolesi e, negli intervalli, limonate); a vent'anni debutterà con opere di Gian Carlo Menotti a Broadway e a New York, dov'è il più giovane direttore che abbia mai diretto l'Opera; a soli 25 anni il musicista approda al Metropolitan e alla Scala, è premiato dal presidente Nixon come uno dei 10 giovani più eminenti d'America e si afferma come il miglior direttore d'opera mai nato negli States.

Quando nel 1958 nasce a Spoleto il Festival dei Due Mondi, Gian Carlo Menotti ne è presidente e fondatore e Thomas Schippers co-fondatore e direttore musicale, protagonista assoluto di memorabili serate e concerti in Piazza; nel '59 il direttore americano si farà apprezzare dal pubblico moscovita; del '61 la sua osannata Medea alla Scala con la Callas; nel '63 è chiamato a Bayreuth a celebrare il 150° anniversario wagneriano, e la stagione 1963-'64 del Met, con le sue 36 rappresentazioni, verrà definita The Schippers Festival: nel '66 il direttore sollecita per il New Metropolitan l'allestimento di Anthony and Cleopatra di Barber, faraonica produzione di Franco Zeffirelli apprezzata dal pubblico ma stroncata dalla critica: "ci sono dentro cinque Aide tutte insieme".

Proprio in quegli anni Schippers manifesta il suo interesse per un'opera che egli diresse probabilmente più di ogni altro: "Ernani" di Giuseppe Verdi; alla morte di Dimitri Mitropoulos, il giovane Schippers sul podio del Metropolitan interpreta l'opera verdiana sulla via indicata dal maestro greco, sottolineando soprattutto l'essenza teatrale e travolgente della storia ed aggiungendovi un senso raffinato e cavalleresco: come ricorda Maurizio Modugno (studioso che proprio in questi giorni ci offre una nuova biografia del direttore statunitense)."L'Ernani di Schippers ha l'andamento romanzesco di una vicenda di cappa e spada: quasi un film hollywoodiano come Scaramouche o I Tre Moschettieri, un blitz rapinoso che coinvolge orchestra, interpreti, pubblico in un'avventura entusiasmante e mozzafiato".

Dell'opera Schippers ci ha lasciato ben tre edizioni discografiche, di cui le prime due (quella del 1962 con Price e Bergonzi e quella del '65 con Price, Corelli e Siepi) sono dal vivo, entrambe al Metropolitan e presentano i tagli di tradizione; una terza incisione del 1967, integrale, Schippers la realizza in studio con l'Orchestra della RCA Italiana e le voci di Leontyne Price, Carlo Bergonzi, Ezio Flagello, Julia Hamari e Mario Sereni: proprio questa è la versione che ascolteremo stasera alle 21.

L'omaggio che segue propone due pagine per soprano e orchestra: la prima è Ah! Perfido - scena e aria op. 65 di Ludwig van Beethoven con Regine Crespin; secondo i critici "questa interpretazione della Crespin spiega perché la cantante sia stata una formidabile Tosca dei suoi giorni".

A concludere, i meravigliosi Vier Letzte Lieder (ultimi quattro lieder) di Richard Strauss registrati dal vivo alla Fenice di Venezia nel '67 col soprano Lou Ann Wyckoff.

Thomas Schippers

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